Ven. 26 Apr. 2024
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Legionella a Bresso: emergenza finita. Ma si cercano ancora le cause

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Un temporale molto forte, con vento e grandine: bisogna tornare allo scorso 6 luglio per individuare la possibile causa dell’epidemia di legionella che ha colpito Bresso in questa torrida estate. La “colpa”, appunto, potrebbe essere di un temporale che si è abbattuto sulla città a inizio luglio e che avrebbe potuto sollevare il batterio su un’ampia superficie, dando via all’infezione. Probabile anche che i batteri fossero annidati in una delle torri di raffreddamento presenti sul tetto di un edificio.

Sono le ipotesi che sono state presentate durante l’incontro pubblico che si è tenuto a Bresso nei giorni scorsi. I cittadini chiedono una spiegazione e i tecnici di Ats Città Metropolitana hanno provato a presentare le ipotesi che stanno emergendo dalle analisi. Ipotesi: per questo il condizionale è d’obbligo. La certezza ancora non c’è.

Quello che è sicuro è che per Ats l’emergenza si è conclusa. La cosiddetta fase acuta dell’epidemia è terminata il 31 luglio: il culmine si è avuto tra il 19 e il 20 luglio, con 19 casi in 48 ore, mentre il primo caso risalirebbe addirittura al 10 di luglio. “I casi ci dimostrano che tutto è avvenuto in un perimetro piuttosto ristretto del centro di Bresso. Infatti i pazienti non bressesi, risulta che abbiano frequentato per lavoro o per il tempo libero questa zona della città”, le parole del sindaco, Simone Cairo, agli oltre 200 presenti. “Questo ci fa pensare che l’emergenza non riguardi un edificio o un impianto in particolare, ma si sia verificata in ambiente aperto”, hanno detto Maria Bonini e Giorgio Cigonali, di Ats Città Metropolitana.

“Dunque tutto porterebbe alle già citate “torri di raffreddamento” degli impianti industriali di aria condizionata. Circa una ventina sui tetti in diverse zone, sui quali di indaga. Il sindaco ha chiesto e ottenuto la collaborazione del professor Cesare Joppolo, esperto di impianti energetici del Politecnico di Milano il quale ha ammesso la possibilità che un guasto o un mal funzionamento di una torre possa essere alla base dell’emergenza. E che un evento meteorologico possa esserne la causa”, si legge sul quotidiano Il Giorno.

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