[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Aumenta del 9% in cinque anni la pressione fiscale sulle imprese di Milano e delle Province di Monza, Brianza e Lodi. Lo rileva il sesto rapporto sulla fiscalità locale promosso da Assolombarda, presentato dall’associazione che conta su 5.957 aziende associate. Dallo studio, che analizza la pressione fiscale dei Comuni della Città metropolitana di Milano e delle province di Monza e Brianza e Lodi, emerge che il peso cresce guardando all’intervallo 2012-2017, e resta su livelli elevati anche per l’anno scorso.
I primi cinque Comuni per carico fiscale complessivo sulle imprese (considerando Imu, Tasi e Tari su uffici e capannoni) sono: Milano, Sesto San Giovanni, Paullo, Rozzano e Cologno Monzese.
L’indagine rileva e mette a confronto i valori delle imposte sugli immobili delle imprese: Imu (Imposta municipale unica su proprieta’ immobiliari), Tasi (Tassa sui servizi indivisibili offerti dai comuni), Tari (tassa sui rifiuti), oneri di urbanizzazione, oltre all’l’addizionale Irpef per quanto riguarda le persone. Sebbene il 2017 registri una lievissima riduzione della pressione fiscale rispetto all’anno precedente, sia per i capannoni (-0,4) sia per gli uffici (-0,3%), negli ultimi cinque anni gli uffici hanno visto un rincaro dell’8,7%, che li ha portati a pagare in media 619 euro in più. Ancora più consistente l’aumento per i capannoni industriali, il 9,1% con un incremento di 3.346 euro.
“Il rapporto di Assolombarda, che monitora 250 Comuni, mette a disposizione delle amministrazioni comunali una fotografia complessiva dell’impatto della fiscalità locale sulle attività produttive con l’auspicio che diventi uno strumento utile a orientare le scelte future – dichiara Carlo Ferro, vicepresidente di Assolombarda con delega a Politiche industriali e Fisco -. Occorre, infatti, ridurre il peso dell’imposizione fiscale sulle imprese e snellire la burocrazia per rendere il territorio più attrattivo”. Una necessità che si rende evidente anche nel confronto con l’Europa, dove la Lombardia resta competitiva nonostante il peso del fisco: stando ai dati di Assolombarda, la fiscalità locale di Milano, Lodi, Monza, Brianza segna un +10% rispetto alla media europea. Oltre all’annosa questione della semplificazione burocratica, per Ferro sono due le azioni da diffondere come “buone pratiche” per ridurre la pressione fiscale sulle imprese: la “rimodulazione del carico fiscale tra Imu e Tasi” e la necessità di “uniformare l’interpretazione della norma sulla Tari”.
I Comuni più virtuosi in termini di pressione fiscale sono tutti in provincia di Lodi. Tra questi: Castelnuovo Bocca D’Adda, Maccastorna, Cornovecchio, Cavacurta e Orio Litta. Il monitoraggio mette, inoltre, in evidenza che Imu e Tasi rimangono sui valori del 2016. Un risultato determinato dalla Legge di stabilità 2017 che ha imposto ai Comuni, già dal 2016, il divieto di aumentare le aliquote. Numeri stabili anche per l’addizionale Irpef nella quasi totalità dei Comuni, solo Cusano Milanino e Cologno Monzese l’hanno ridotta.
Dall’analisi emerge, invece, una diminuzione della tassa sui rifiuti. Nel 2017, infatti, la Tari nei principali comuni è diminuita in media dell’1,4% per gli uffici e dell’1,6% per i capannoni industriali.
“Come Assolombarda siamo attivi nello studio e nelle proposte di collaborazione sulla fiscalità per le imprese sia a livello nazionale sia locale”, conclude Ferro. “Queste partnership sono esempi costruttivi di un approccio orientato allo sviluppo del territorio – ha sottolineato -. Tuttavia la pressione delle imposte locali è aumentata di 9 punti in 5 anni e l’incidenza della pressione fiscale sul Pil a livello nazionale si è attenuata solo marginalmente (un punto in 5 anni). C’è ancora molto da fare sulla fiscalità per la competitività dell’industria italiana anche a livello locale, facendo leva sulle best practice di collaborazione imprese – amministrazioni locali”. Più nel dettaglio Assolombarda ha avviato, da alcuni anni, un percorso di confronto con le Amministrazioni locali che ha prodotto importanti risultati in termini di semplificazione e di risparmio per le imprese. Dal protocollo in materia di fiscalità locale siglato con Baranzate, Cinisello Balsamo, Lainate, Melzo e Rho, alle agevolazioni per le startup e i nuovi insediamenti produttivi a Buccinasco, Milano, Rho e Sesto San Giovanni, oltre all’esenzione dei magazzini funzionali alle attività produttive già recepite da Baranzate, Cernusco sul Naviglio, Milano e Rho, e la rimodulazione del carico impositivo di Imu e Tasi introdotto da Lainate, Legnano e Melzo. Casi di successo che devono diventare best practice sempre più diffuse sul nostro territorio.