Sab. 20 Apr. 2024
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Unione Inquilini: “A Sesto decine di famiglie senza casa e altrettanti alloggi pubblici sfitti e vuoti”

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Dopo la manifestazione dell’altra settimana, l’Unione Inquilini non molla la presa sul diritto alla casa. E pubblica un elenco di alloggi pubblici attualmente liberi solo nel Comune di Sesto San Giovanni: “A Sesto ci sono decine di famiglie senza casa alloggiate in situazioni precarie, in coabitazione, in situazioni di grave sovraffollamento, ricoverate in soffitte o box oppure alloggiate in subaffitto o in residence con lo sfratto del Comune sulla testa. Ma a Sesto esistono anche decine di appartamenti pubblici vuoti; l’Aler ne ha 28 inutilizzati da anni. E’ scandaloso che nessuno se ne occupi”, dicono dal sindacato, pubblicando i dati degli alloggi sfitti e vuoti, che potrebbero in qualche modo rispondere all’emergenza abitativa di decine di famiglie.

“Le case di via Catania sono di proprietà dell’Aler. Il lotto di edilizia pubblica è stato posto in vendita e gli appartamenti che si liberano non vengono assegnati, ma venduti all’asta. Le aste vanno deserte e i 14 appartamenti sono vuoti da anni. Basterebbe un accordo con il comune per assegnarli temporaneamente alle famiglie senza casa. Le villette di via Carducci sono di proprietà dell’Aler. Sono state case per addetti Breda realizzate nel 1922. Oggi sono sotto la tutela dei beni storico-documentali nella città consolidata. Gli appartamenti sono 6, ma solo due sono abitati. Le case di via Camagni sono di proprietà dell’Aler. Erano case per lavoratori della Breda e sono state costruite tra il 1920 e il 1925 quando le politiche paternalistiche delle grandi imprese sestesi tentavano di comperare il consenso dei lavoratori offrendo casa e servizi sociali (colonie estive, assistenza sanitaria, ecc.) ad operai ed impiegati. Gli appartamenti sono 18, ma 10 sono sfitti da anni (alcuni da più di dieci anni) perchè l’Aler non li ha mai ristrutturati anche se nel Piano casa che come sindacato abbiamo concordato nel 2005 con il Comune,
erano previsti 2.000.000 di euro per la loro ristrutturazione”, i dati diffusi dall’Unione Inquilini.

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