[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Dopo lo stop alla moschea del Restellone e dopo il “no” al PalaSesto per le celebrazioni dell’1 settembre (Festa del Sacrificio), la chiesa di Sesto San Giovanni “tira le orecchie” all’amministrazione comunale guidata dal primo cittadino Roberto Di Stefano.
Don Leone Nuzzolese, decano di Sesto, ha così detto: “La linea dura scelta dalla giunta sta prendendo il sopravvento sulle scelte di governo adatte alla città. Abbandonare i musulmani può solo creare un terreno pericoloso, soprattutto nell’interazione con i giovani. E abbiamo proprio visto in questi giorni a Barcellona cosa può succedere”.
Un affondo pesante quello del portavoce della chiesa locale. Soprattutto se si tiene conto che una buona fetta del mondo cattolico ha sostenuto Di Stefano nella campagna elettorale e ha portato al “cambio della guardia” alla guida della città.
Contro le scelte del nuovo sindaco anche i Giovani Sestesi: “Il muro contro muro non porta a niente. Vanifica solo anni di dialogo tra la comunità musulmana e la città”. Anche l’ex vice sindaco Andrea Rivolta, portacolori del Pd, ha detto la sua: “I motivi regolamentari citati dal sindaco sono pretestuosi, perché il preavviso di 60 giorni richiesto alla comunità islamica è citato solamente in un regolamento che riguarda la gestione futura dell’impianto e non quella attuale”.