[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Come promesso si sono radunati in piazza Gramsci, nel cuore di Cinisello Balsamo, con tanto di tende da campeggio. Il Movimento per la Casa e l’Unione Inquilini hanno manifestato dopo lo sgombero della palazzina di via Filzi, l’ex Cime occupata da 8 famigli per una decina di giorni.
Tanti striscioni, tanti discorsi al microfono, un solo inno: “Senza casa non ci stiamo”. “Dopo lo sgombero, abbiamo richiesto formalmente un incontro con l’amministrazione per valutare la situazione di queste persone senza più un tetto. Da allora nessuno è stato ancora contattato e, anzi, nell’unica occasione in cui si è espressa sullo sgombero forzoso, la sindaca Siria Trezzi lo ha fatto per congratularsi per la riuscita dell’operazione e minimizzare sull’accaduto e sul numero delle famiglie coinvolte. Come abbiamo già avuto modo di dire, riteniamo che il principale responsabile di questa soluzione poliziesca sia proprio il governo cittadino”, hanno detto i manifestanti.
“Ci sono migliaia di alloggi sfitti e abbandonati e almeno 30 famiglie che non hanno un tetto e sono costrette a vivere per strada, in macchina. Molti hanno perso il lavoro o comunque è stato ridimensionato e, per questo motivo, hanno perso la casa dove erano in affitto”.
Tra le richieste dei movimenti, anche l’assegnazione degli alloggi vuoti di via Volontari del Sangue e di via Friuli (di proprietà di Aler) e la compensazione dell’acquisto di 10 case popolari con quelle che sono state vendute lo scorso anno e che hanno fruttato 1,1 milioni di euro.