[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Sui botti di Capodanno e sui relativi divieti, il sindaco di Cinisello Balsamo ha diramato una nota per puntualizzare le normative vigenti in città: “Botti e petardi sono per tradizione uno dei modi più antichi per dire addio al vecchio anno e salutare quello nuovo, tuttavia, possono rappresentare un pericolo per persone e animali, oltre che essere elemento di inquinamento ambientale e acustico. L’amministrazione comunale, da qualche anno, non ha previsto specifica ordinanza di divieto poiché il Regolamento di Polizia urbana già ne definisce alcune limitazioni. In particolare, nel documento, per garantire la sicurezza urbana, si vieta di mettere a repentaglio l’incolumità delle persone ed effettuare accensioni pericolose con energia elettrica o fuochi esplodendo petardi in luoghi pubblici o privati non adibiti allo scopo o non autorizzati”.
Fuochi e botti sì, dunque, ma con moderazione e intelligenza. “Non si chiede, dunque, di rinunciarvi ma di usarli in modo consapevole, lontano dalle abitazioni e mai in mano ai bambini, proprio per evitare rischi e festeggiare il nuovo anno in serenità. Si ricorda, inoltre, che sono ammessi solo i fuochi d’artificio in vendita nei negozi autorizzati e solo se fatti esplodere in sicurezza. Chiunque viola le disposizioni è soggetto a sanzioni, nello specifico per l’esplosione di botti la sanzione amministrativa prevista è pari a 160 euro. Già da qualche giorno la Polizia locale sta effettuando controlli negli esercizi commerciali adibiti alla vendita di botti per verificarne l’autorizzazione e sono già state comminate multe ad alcuni cittadini”.
E intanto c’è un’altra polemica in città legata proprio ai botti di Capodanno: in piazza Gramsci gruppi di ragazzini fanno scoppiare petardi e accendono fuochi artificiali da giorni. Peccato che questo abbia ulteriormente segnato la piazza, soprattutto l’area del sagrato della chiesa di Sant’Ambrogio. Alcuni botti, soprattutto i più forti, hanno lasciato segni di bruciatura sulle lastre di marmo bianco, mentre altre parti sono andate distrutte per gli scoppi.