Ven. 19 Apr. 2024
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Taskour, il bressese che combatte per l’Isis: le reazioni dalla città

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Tutta la città di Bresso in queste ultime ore sta commentando la notizia su Taskour Amhed, marocchino che ha vissuto nella città del Parco Nord per diversi anni, partito per la “guerra santa” dell’Isis insieme alla famiglia.

Taskour è comparso in un video insieme al figlio di 10 anni: entrambi dichiarano guerra all’Occidente e fedeltà al Califfato. Foreign fighters, o meglio fondamentalisti, terroristi: per questo la Procura ha emanato un mandato di arresto internazionale.

“Si tratta di un cittadino marocchino residente nella nostra città dal 1998, perfettamente integrato, con un lavoro stabile come addetto in un impresa di pulizie, i cui figli, nati a Milano, che prima della fuga, frequentavano regolarmente le nostre scuole. In tutti questi anni la famiglia non ha mai creato problemi di nessun tipo alla nostra comunità e appariva perfettamente integrata. E’ evidente che, se da un lato deve essere maggiormente garantita la sicurezza dei nostri cittadini, dall’altro non possiamo e non dobbiamo generalizzare”, ha dichiarato il sindaco di Bresso, Ugo Vecchiarelli.

Il segretario della Lega Nord della Lombardia, Paolo Grimoldi, invece ha chiesto alla Procura di Milano di costituire un pool anti terrorismo “che si concentri solo sulle moschee e sui centri culturali islamici, su chi frequenta questi luoghi, su chi sono gli imam, su chi sono i finanziatori. Il ministro Alfano, che domani sarà a Milano, ascolti questa nostra proposta”.

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