[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Si è fatta attendere 24 ore, ma alla fine è arrivata, durissima, la risposta della lista dei Democratici per il Cambiamento in merito alla cacciata dell’assessore Mauro Bernardi voluta dal sindaco e della sua maggioranza.
Ecco cosa dicono i Democratici per il Cambiamento:
“Come noto il Sindaco Monica Chittò ha cacciato dalla giunta l’assessore Mauro Bernardi ponendo fine alla maggioranza uscita dalle urne.
In questo ultimo anno il Sindaco ha evitato in tutti i modi il confronto politico su molti temi importanti posti alla sua attenzione.
Non ha mai dato seguito a molte questioni proposte dall’assessore Bernardi e dal gruppo dei Democratici per il Cambiamento, quali ad esempio, la riduzione delle società partecipate, le scelte sul futuro del forno inceneritore, una diversa impostazione delle politiche di bilancio.
Siamo stati tacciati di essere dissidenti quando in realtà siamo stati gli alleati più leali e coerenti al mandato conferito dagli elettori.
Ci siamo opposti, questo è vero, a pratiche talvolta clientelari che costituiscono ancor oggi l’humus dove prolifera “la buona politica” sestese.
Oggi la città è paralizzata perchè il suo Sindaco ha affrontato solo in parte i problemi, preferendo preservare la situazione preesistente alla sua nomina e tessere i rapporti con la vecchia nomenclatura politica pur di sopravvivere.
Non a caso, la coalizione che si è formata intorno alla sua ricandidatura, è ancora costituita dai comunisti di Rifondazione, Sinistra Italiana e il vecchio establishment del Partito Democratico. Insomma, una coalizione che nasce già vecchia.
Noi Democratici per il Cambiamento, nonostante l’epurazione di staliniana memoria, continueremo l’azione politica in città rivendicando con forza le azioni di buon governo che siamo riusciti a realizzare in mezzo a mille resistenze.
L’avvio della lotta alla morosità nelle case comunali, la riorganizzazione della Polizia Locale con i security point, la messa in sicurezza delle scuole, l’operazione verità sulla colonia di Bibbona e il primo piano cittadino per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Queste sono solo alcune delle iniziative promosse dal nostro gruppo.
La purga somministrata dalla Chittò, dietro “prescrizione” medica del redivivo Penati, è la prova che la politica in questa città ha bisogno di un cambiamento radicale.
Noi continueremo a fare il possibile per migliorare Sesto San Giovanni nonostante loro”.