[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Era inevitabile che il divorzio tra i Democratici per il Cambiamento e la coalizione di centro sinistra di Sesto San Giovanni, voluto dal sindaco Chittò dopo ripetute critiche arrivate da quella lista civica, portasse con sé una lunga scia di polemiche è accuse reciproche.
E’ la volta della coalizione che governa Sesto e che dopo l’uscita dei Democratici oggi si trova schiacciata sempre di più a Sinistra. Pd, Sel e Rifondazione in un comunicato congiunto hanno espresso la loro opinione sul divorzio consumato. E non hanno risparmiato critiche personali. Ecco cosa hanno detto:
“Non è affatto credibile lo stupore con cui i Democratici per il Cambiamento hanno accolto la decisione, da parte della Sindaco, di revocare le deleghe all’ormai ex assessore Bernardi. In un recente comunicato i Democratici per il Cambiamento, hanno affermato che alle elezioni amministrative del 2017, ” la coalizione di centro-sinistra sarà depurata dalla presenza ingombrante dell’Associazione dei Democratici per il Cambiamento, che ha già annunciato da mesi di scegliere altre vie per il 2017, perché incompatibile con i sistemi da ancien regime”. Nonostante il proposito annunciato di abbandonare la coalizione, nonostante gli attacchi violenti e, spesso volgari rivolti ai partiti, l’ex assessore Bernardi non ha mai pensato di compiere l’atto più naturale e conseguente alle suddette azioni: rassegnare le dimissioni. Certamente l’ex assessore non è l’unico a vivere di queste contraddizioni: la sua associazione di riferimento, i Democratici per il Cambiamento, sono giunti a questo punto dopo aver cambiato in quattro anni più volte simboli e idee.
Nati come Italia dei Valori, si sono trasformati nella lista civica Verso Sesto e, infine, in Democratici per il Cambiamento. Lo stesso Alessandro Piano, oggi loro leader politico, durante la propria carriera politica ha praticamente attraversato tutto l’arco costituzionale passando da Forza Italia, ai socialisti e infine iscrivendosi al PD. Il nuovo che avanza e che i democratici per il cambiamento vorrebbero esprimere a noi sa molto di trasformismo da prima Repubblica. Da parte nostra, per il bene della città saremo sempre pronti a confrontarci in consiglio comunale con le loro proposte. Già da tempo ad esempio i Democratici per il Cambiamento avevano annunciato di lavorare ad un percorso partecipato con cittadini, comitati e associazioni sul tema del termovalorizzatore. Un percorso che sarebbe dovuto sfociare in un grande Open Space Technology tenutosi probabilmente in gran segreto visto che avevano scritto in un comunicato: “L’evento si svolgerà in primavera e sarà aperto a tutti i cittadini” . Noi nel frattempo continueremo a lavorare coerentemente e attraverso le modalità di lavoro che abbiamo già comunicato in città, per affrontare e risolvere le questioni ancora aperte sul tavolo della maggioranza. Queste per noi sono le basi comuni per lavorare insieme. Le polemiche le lasciamo a chi non ha saputo dimostrare coerenza e senso della coalizione”.