Sab. 20 Apr. 2024
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Vertenza DirectLine, la situazione precipita a Cologno

Lavoratori in sciopero alla DirectLine di Cologno Monzese. Da martedì mattina i dipendenti dello stabilimento di Cologno sono di nuovo in agitazione e hanno anche organizzato un presidio all’ingresso dell’azienda.

Una mobilitazione dovuta all’inatteso passo indietro della proprietà (il gruppo spagnolo Mapfre che nel 2014 ha acquisito DirectLine Italia) al tavolo delle trattative sindacali. Lunedì era infatti in programma un nuovo incontro tra le parti dopo che la dirigenza aveva annunciato, a inizio giugno, 200 esuberi. “Lunedì avremmo dovuto discutere di una bozza di accordo stilata proprio dalla dirigenza. Gli accordi erano di prendere tempo e proseguire la trattativa fino a settembre in modo da sfruttare il mese di agosto per capire se c’era la possibilità di incentivare qualche lavoratore all’esodo. Ma all’incontro di lunedì la multinazionale si è presentata dicendo che gli accordi non sarebbero più stati rispetti”, spiegano dalla Rsa.

“Assurdo, anche perché erano stati loro stessi a stilare la bozza su cui avremmo dovuto discutere. Noi siamo sempre stati disponibili al dialogo, ma questo dietro front ci ha rimesso sul piede di guerra”. Quaranta ore di sciopero e un presidio, per tutta la settimana. “Duecento esuberi sono una follia: un lavoratore su quattro sarà senza lavoro”.

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