Ven. 13 Dic. 2024
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Una petizione on line per dire no alla metrotranvia Parco Nord-Seregno

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – I lavori sono partiti, ormai da una settimana. Ma ci sono gruppi organizzati di cittadini che ancora si oppongono alla realizzazione della linea di trasporto Parco Nord – Seregno, la nuova metrotranvia che collegherà Milano con la Brianza passando dal Nordmilano.

Ecco che in questi giorni sta circolando l’invito a firmare una petizione on line per dire no alla metrotranvia: “Noi siamo contrari a questa idea di trasporto pubblico, rigida, costosa, poco utile e che non si inserisce in un contesto di altri mezzi di trasporto veloce. Il progetto è obsoleto, fortemente oneroso, impattante a livello ambientale e sul traffico locale, a velocità ridotta. Un servizio sottoutilizzato che non collegherà punti nevralgici del territorio di Desio e Seregno, potenzialmente pericoloso per mezzi di soccorso e automobili, con il rischio di essere realizzato solo a metà e in parte non utilizzabile visto che sarà subordinato alla realizzazione di Pedemontana.

Noi diciamo no a questo progetto nei due Comuni di Desio e Seregno, che hanno già una stazione Fs con treni circa ogni 15 minuti che collegano Seregno a Desio e a Milano”, dicono gli ideatori della petizione, che è partita da Desio e Seregno ma di sicuro troverà molti firmatari anche nel Nordmilano, tra Bresso, Cusano e Paderno.

La proposta va in senso opposto: “Come cittadini della Brianza sappiamo bene quanto il mezzo di trasporto pubblico vada incentivato (negli ultimi 10 anni l’utilizzo del treno in Lombardia è raddoppiato mentre l’uso delle auto private ha perso 7 punti percentuali). Siamo a favore dell’utilizzo dei molti soldi che servirebbero a realizzare la metrotramvia (oltre 110 Milioni di Euro nella tratta Desio-Seregno se si comprende il nuovo deposito) per potenziare il servizio attuale di autobus tra un Comune e l’altro e all’interno dei Comuni stessi, che a causa di questa opera inutile vedrebbero tagliate le loro corse (sia locali che provinciali). Con quei soldi si potrebbero inoltre acquistare autobus ibridi o elettrici, di differente capienza a seconda della tratta e della fascia oraria e con priorità semaforica via wi-fi (già in uso in altre città) solo per gli incroci di una certa rilevanza e pericolosità, migliorando cosi la velocità e il servizio attuale a costi molto più bassi, sia in termini di investimento che di manutenzione, rispetto alla nuova tranvia”.

Per leggere meglio la petizione e firmarla, cliccate qui.

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