[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Niente accordo: e così da settembre potrebbero scattare i primi licenziamenti. Non ha trovato soluzione, fin qui, il caso General Electric a Sesto San Giovanni. La multinazionale targata Usa l’anno scorso ha acquisito Alstom Power per poi avviare un grande piano di riorganizzazione aziendale che tocca tutto il Vecchio Continente, e quindi anche Sesto San Giovanni. Proprio qui l’azienda ha deciso di tagliare circa 180 lavoratori.
Come si legge sul quotidiano Il Giorno, che ha diffuso la notizia del mancato accordo tra la proprietà e i sindacati, ci sarà una specie di tregua di due mesi: e a settembre, dunque, dovrebbero scattare le prime misure. “Sessanta giorni in cui potrebbe crescere la quota di dipendenti che hanno accettato incentivi o hanno trovato ricollocazione altrove: una quarantina, finora, dei 179 lavoratori messi in mobilità”, si legge sul quotidiano.
Il 6 settembre è fissato un nuovo incontro tra le parti al Mise, il Ministero per lo Sviluppo Economico. Ma secondo i rappresentanti della Fiom questa nuova seduta sarà inutile: Noi non rinunciamo all’idea di un soggetto terzo che possa rilevare lo stabilimento o di una scelta interna diversa, anche perché nel 2017 seguiranno gli altri esuberi. Il rischio vero è che sparisca tutto”, dicono dalla Fiom.
