[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – La notizia della riconferma del Pd per il sindaco Chittò ha ovviamente scatenato le reazioni delle opposizioni. “Gli anni della gestione Chittò sono stati caratterizzati dall’immobilismo, il nulla totale, anzi, sono più i danni causati e le uniche vittorie non sono altro che progetti di Regione Lombardia o di privati ai quali la sinistra sestese ha scippato i meriti. A 4 anni dalla sua elezione i sestesi possono, senza possibilità di smentita, constatare i risultati deludenti della giunta Chittò. Il Sindaco può considerarsi sonoramente bocciato”, dichiara Roberto Di Stefano, vice presidente del consiglio comunale e portavoce di Forza Italia. “Della sua esperienza si ricorderà solo l’aumento di tasse e tariffe, un’autentica passione nel tartassare i cittadini per raccogliere soldi da distribuire alle coop e associazioni per mantenere il clientelarismo, senza tra l’altro migliorare i servizi e ridurre spese e sprechi nel bilancio comunale. Sesto merita di meglio, ha bisogno di un’alternativa credibile”.
“Quella del sindaco è una fuga in avanti preventiva ai vari sgambetti che la coalizione le preparerà. E’ evidente che il Pd decide per tutti anche per Sel, poveri sestesi”, aggiunge il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Antonio Lamiranda. Che prosegue: “L’annuncio demolisce o almeno archivia definitivamente la coalizione di centrosinistra a Sesto San Giovanni. E’ come se oggi annunciassi la mia candidatura a sindaco: una scelta non utile e personalistica. Stiamo invece costruendo mese dopo mese una coalizione politica alternativa al centrosinistra che sia credibile e spendibile e solo successivamente all’interno di quest’area individueremo il candidato, magari, perché no, facendo ricorso ad una formula simile alle primarie come le consultazioni tra i simpatizzanti. Fatta la squadra è più facile trovare l’attaccante, più difficile che un attaccante faccia la squadra. Sono due percorsi politici differenti: a maggio 2017 vedremo se avrà avuto ragione il sindaco Chittò oppure no”.