Gio. 25 Apr. 2024
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Alstom: timidamente positivo l’esito dell’incontro al Ministero

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Ieri pomeriggio si è aperto il tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico per affrontare il nodo General Electric a Sesto San Giovanni, dopo l’annuncio della multinazionale di volere chiudere il sito produttivo del Nord Milano.

“Usciamo da questo incontro, positivo anche se interlocutorio, con una data: ci ritroveremo il 14 marzo alle 11. L’azienda ha dichiarato esuberi a fronte di una forte contrazione del mercato, noi abbiamo chiesto la salvaguardia del sito produttivo di Sesto San Giovanni e dell’occupazione. Abbiamo quindici giorni di tempo per cercare di analizzare alternative. La vicenda è complessa considerando i 6.700 esuberi dichiarati a livello europeo e la situazione del settore: il problema c’è visto che le centrali termoelettriche non vedono implementazioni e grandi manutenzioni, ma il Ministero ha chiesto a tutti di lavorare per individuare una soluzione coerente con l’obiettivo”, spiega Luca Colonna, segretario nazionale Uilm presente al tavolo.

Oltre ai rappresentanti del Ministero  i rappresentanti sindacali, le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali e l’azienda, all’incontro erano presenti anche il sindaco Monica Chittò e all’assessore alle attività produttive Virginia Montrasio, e Regione Lombardia.
“In quella sede si è condiviso il valore della produzione del sito sestese e delle professionalità impiegate – spiegano dal Comune di Sesto – Il Ministero ha invitato l’azienda ad escludere azioni unilaterali e tutte le parti hanno concordato sull’impegno a trovare soluzioni per il mantenimento della produzione e dell’occupazione.  Anche Comune, Regione e Ministero, insieme ad azienda e organizzazioni sindacali, lavoreranno in modo coerente e coordinato per questo obiettivo. Positivo inoltre il fatto che il Ministero abbia convocato le parti a breve, il prossimo 14 Marzo, per proseguire nel percorso”

Giovedì si è tenuto anche un consiglio comunale aperto a Sesto San Giovani per non spegnere i riflettori su una vicenda che fa tremare nuovamente l’hinterland milanese. “Il supporto delle istituzioni locali c’è: l’amministrazione comunale di Sesto, i sindaci dell’area metropolitana e Regione Lombardia sono al nostro fianco in questa azione di difesa dei posti di lavoro. Adesso chiediamo al Governo una politica industriale per questo Paese – aggiunge Vittorio Sarti, segretario generale Uilm Milano -. Dopo un anno e mezzo di due diligence, Alstom, società francese, e l’americana General Electric si sono accordate sul prezzo d’acquisto. La decisione di chiudere Sesto San Giovanni probabilmente era stata già pensata a tavolino, non può essere stata presa in questi due mesi. Chiediamo ora che in queste due settimane General Electric analizzi, davvero, il valore dello stabilimento di Sesto San Giovanni e dei 236 dipendenti che rischiano il posto”.

 

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