Lun. 29 Apr. 2024
HomeEconomiaCaso Ge, audizione in Regione. Ma l'azienda non fa passi indietro

Caso Ge, audizione in Regione. Ma l’azienda non fa passi indietro

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – “L’incontro è stato positivo per la posizione e l’impegno condivisi dall’amministrazione comunale e da Regione Lombardia contro la chiusura dello stabilimento di Sesto San Giovanni. La politica c’è, le rappresentanze sindacali procedono compatte. L’azienda però non ha fatto marcia indietro”. Sono le parole di Francesco Caruso, funzionario sindacale Uilm Milano, che commenta così l’incontro andato in scena ieri, cioè l’audizione in Regione sul caso General Electric.

“Abbiamo ricordato che la situazione in Alstom è figlia di 30 anni di mancanza di piani industriali in Lombardia: un territorio già impoverito dalla crisi non può essere snaturato ulteriormente. Qui c’è un’unica soluzione possibile, non ci sono strade di mezzo: l’impianto di Sesto San Giovanni va salvato. Non stiamo parlando di crisi aziendale ma di scelte speculative in una città che è diventata una vera polveriera: oggi sono a rischio le ultime tre grandi aziende rimaste, può essere la mazzata finale per l’economia locale”, ha ribadito il portavoce della Uilm.

La prossima settimana ci sarà un nuovo incontro a Roma. “L’impegno delle istituzioni comunali e regionali nel difendere il manifatturiero in Lombardia è positivo e speriamo che settimana prossima anche il Governo prenda impegni forti contro la dismissione del polo produttivo sestese di General Electric”, aggiunge Vittorio Sarti, segretario generale Uilm Milano -. È grave che in questo contesto l’azienda non mostri aperture e ripensamenti nei confronti di una realtà che è sempre stata considerata un’eccellenza. Insieme ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali cercheremo di contrastare questa politica sino alla fine”.

“E’ una vicenda dolorosa anche per la nostra azienda. Il piano di ristrutturazione ha lo scopo di salvaguardare le parti più efficienti di Alstom e Ge per riportare il settore di business in buona salute e preservare il posto di lavoro della maggior parte dei dipendenti ex Alstom”, ha dichiarato al quotidiano Il Giorno Luca Villa, direttore delle risorse umane dello stabilimento ex Asltom, oggi Ge. Su 35mila addetti in Europa, si parla di 6.500 tagli, di cui 246 in Italia a Sesto.

ARTICOLI CORRELATI