[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Sono stati più di venti i sindaci e gli assessori dei Comuni lombardi, i cui cittadini lavorano allo stabilimento ex Alstom Power di viale Edison, che hanno risposto all’appello del sindaco di Sesto San Giovanni Monica Chittò e si sono radunati per dare vita a un tavolo istituzionale per il mantenimento dell’occupazione e lo sviluppo delle politiche industriali del territorio.
All’incontro, che si è tenuto ieri pomeriggio nel Municipio di Sesto, sono intervenute anche le Rsu dell’Alstom e le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm, che hanno portato un contributo al dibattito. Dal tavolo è uscito un “appello” indirizzato al Presidente del Consiglio Matteo Renzi affinché il Governo si faccia carico della vertenza.
Ecco il testo della lettera firmata dai sindaci che poi hanno preso parte al corteo dei lavoratori Alstom Power per le vie del centro:
“Caro Presidente, General Electric ha acquisito il comparto energia di Alstom. Nell’ambito di un piano europeo che porta a quasi 7,000 esuberi, ha dichiarato l’intenzione di procedere alla chiusura dello stabilimento Alstom Power di Sesto San Giovanni: quasi 250 lavoratori saranno licenziati e saranno trasferite altrove lavorazioni con elevatissimi standard qualitativi e tecnologie uniche in Italia; sarà duramente compromesso un indotto fatto di grandi e piccoli fornitori che vale decine di milioni di euro all’anno. Riteniamo che l’Italia non debba farsi sottrarre un patrimonio di competenze che rappresentano un’eccellenza a livello mondiale e che il nostro Paese non debba essere semplice spettatore di queste scelte, limitandosi a raccogliere i cocci di operazioni che distruggono un’esperienza che affonda le sue radici nell’apertura della Ercole Marelli nel 1891. Perché in questo luogo si incrociano la storia e il futuro. La storia, perché parlare di lavoro nelle nostre città, specialmente in questa parte della Città Metropolitana, vuol dire parlare della Storia dell’Italia: anche nelle nostre fabbriche è rinata l’Italia e la nostra Democrazia. Il futuro, perché qui ci sono lavoro, qualità, saperi, energia: le parole d’ordine di un’Italia che si vuole rinnovare e competere nel mondo. Per queste ragioni, oggi i sindaci delle città Lombarde dove risiedono i dipendenti di Alstom Power si sono riuniti a Sesto San Giovanni e chiedono con forza al Governo di garantire la continuità della produzione e dell’occupazione dello stabilimento Sestese e di organizzare urgentemente un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Chiediamo anche che le Politiche Industriali del paese valorizzino le produzioni di eccellenza dei territori e che il settore dell’energia diventi strategico nel panorama degli investimenti pubblici; su questo tema ugualmente chiediamo che le rappresentanze delle imprese esercitino pienamente il loro ruolo. Chiediamo infine al Governo di farsi parte attiva affinché nelle regole europee venga previsto il puntuale coinvolgimento degli enti locali nei casi di operazioni societarie che hanno impatto sui diversi territori dell’Unione”.
Tutti i cittadini possono firmare il testo dell’appello, pubblicato sul portale comunale, inviando una mail all’indirizzo insiemeperalstom@sestosg.net.