[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Da oltre 10 anni l’Ute, Università della Terza Età di Sesto San Giovanni, dedica la settimana di pausa dei corsi tra il primo e il secondo semestre all’esame di temi di particolare interesse e di grande attualità. Quest’anno, nella Sala Consiliare del Comune, dal 25 al 29 gennaio, è in programma un ciclo di incontri pubblici durante il quale si parlerà di migrazioni e della società multiculturale.
La scelta del tema è dovuta al fatto che uno dei fattori che ha consentito all’umanità di diffondersi su tutto il pianeta e di sopravvivere per così lungo tempo è l’attitudine delle persone a spostarsi sul territorio. L’attuale popolazione mondiale è infatti il risultato delle migrazioni dell’homo sapiens dall’Africa verso l’Europa, l’Australia e l’Asia avvenute a partire da più di 150.000 anni fa. Successivamente, dal XVI secolo, alcune centinaia di migliaia di europei si stabilirono nelle Americhe e, tre secoli dopo, furono oltre 50 milioni, di cui 14 milioni gli italiani, le persone che lasciarono l’Europa per le Americhe. L’attuale migrazione internazionale è un fenomeno globale che sta crescendo in dimensione, complessità e impatto sui paesi, sui migranti, sulle loro famiglie e sulle comunità. Essa è simultaneamente causa ed effetto di processi di sviluppo più ampi, ed è ormai una priorità per la comunità internazionale.
Questo spostamento di parti consistenti di popolazione del Sud del mondo anche sul nostro territorio unito alla crescente interdipendenza tra le nazioni della Terra, hanno determinato di fatto la nascita di una società multiculturale. Al di là dei complessi problemi di natura socio-economica e politica, che esigono di essere affrontati con urgenza mediante la creazione di un nuovo ordine mondiale, emergono questioni inquietanti legate al difficile rapporto tra differenti tradizioni etniche e religiose. Il mondo in cui viviamo sembra caratterizzato da uno strano paradosso. Mentre si fa strada un inarrestabile processo di unificazione dei popoli della terra, provocato dalla caduta delle barriere fisico-geografiche, vengono affermandosi, sul terreno culturale, forti tendenze di chiusura e contrapposizione. Di questo si discuterà nei quattro giorni di relazioni e di dibattito che vedrà tra i relatori il Prof. Stefano M. Torelli dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (I.S.P.I.). Il quinto giorno sarà dedicato, nel pieno spirito della settimana, a un concerto di musiche tradizionali tenuto da artisti africani, indiani e cinesi. Anche quest’anno il Comune di Sesto San Giovanni ha concesso il patrocinio e l’utilizzo della Sala Consiliare.
Gli incontri si tengono in aula consiliare in piazza della Resistenza a Sesto dalle ore 15,30 dei giorni dal 25 al 29 gennaio.
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