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Il comitato per il Centro Diurno Disabili di Sesto San Giovanni scrive al Prefetto

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Il Comitato “Cittadini per il Servizio Pubblico” si è costituito con lo scopo di ottenere dalle autorità cittadine il totale mantenimento del servizio pubblico dei centri diurni per persone disabili del territorio di Sesto (i cosiddetti CDD). Il Comitato ha comunicato che il 5 gennaio corso è stata inviata una raccomandata al Prefetto di Milano, in merito alla presunta esternalizzazione dei CDD di Sesto San Giovanni alla Fondazione Pelucca, di cui si è scritto più volte negli ultimi mesi.

Ecco il testo della lettera alla presente il testo inviato al Prefetto.

Il Comitato “Cittadini per il Servizio Pubblico” si è costituito con lo scopo di ottenere dalle pubbliche autorità cittadine il TOTALE MANTENIMENTO DEL SERVIZIO PUBBLICO DEI CENTRI DIURNI per persone DISABILI DEL TERRITORIO di SESTO SAN GIOVANNI (i cosiddetti CDD).

Il Comitato, con la presente, intende mettere al corrente S.E. il Prefetto che il Sindaco di Sesto San Giovanni, sta di fatto impedendo ai componenti del Consiglio Comunale l’esercizio della funzione ad essi assegnata dal D.Lgs. di cui all’oggetto su un argomento di grande importanza cittadina per il quale è nato lo scrivente Comitato.

Infatti l’art. 42 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 stabilisce quali siano le attribuzioni dei Consigli Comunali, rappresentanti delle varie componenti politiche e no della città, quali organi di indirizzo e di controllo politico- amministrativo, in particolare anche per quanto attiene le attività di pubblici servizi.

Nello specifico:

Da gennaio del 2015 si è appreso, da articoli di stampa, della volontà da parte della Giunta Comunale di valutare anche gestioni diverse dell’attuale fatta in economia per quanto attiene i due Centri Diurni Disabili della nostra città.

Tale argomento è stato trattato anche in tre Commissioni Consiliari, come aggiornamento dei dati raccolti da parte del Servizio e della, alla fine, evidente volontà di esternalizzazione da parte della Giunta Comunale, senza mai raggiungere alcun unanime parere favorevole da parte dei componenti delle commissioni stesse.

In data 15 luglio 2015, senza alcuna apparente sollecitazione da parte del Comune, perviene al Sindaco, al Direttore Settore Servizi alla Persona e Promozione sociale – Osservatorio Casa e al Direttore Settore Personale ed Organizzazione del Comune di Sesto San Giovanni una nota a firma del Presidente della Fondazione Istituto Geriatrico “La Pelucca” onlus, con sede in Sesto San Giovanni con allegata delibera del 13 luglio 2015 della stessa esprimente “una specifica manifestazione d’interesse per la gestione dei Centri Diurni Disabili (CDD) del Comune di Sesto San Giovanni, nonché di eventuali altri servizi semiresindenziali per la disabilità, nell’ambito di una prospettiva integrata di servizi per la tutela della fragilità, a condizione che il progetto complessivo risulti sostenibile giuridicamente, economicamente ed organizzativamente per la Fondazione”.

In data 21 luglio 2015 perviene al Sindaco del Comune di Sesto San Giovanni (fatto pervenire ai Consiglieri comunali e alle OO.SS. del personale dipendente ai primi di settembre 2015) un “parere sull’affidamento in gestione dei Centri diurni per disabili del Comune di Sesto San Giovanni” da parte del Prof. Avv. Vittorio Angiolini di Milano che, a seguito di apposito quesito posto dal Comune di Sesto San Giovanni : “se sia possibile, e con quale percorso, che il Comune di Sesto San Giovanni, considerata la convenzione in essere con la Fondazione Pelucca, le conferisca in via diretta la gestione dei due CDD, oggi eserciti in economia, nonché l’incarico ad attivare un Centro Socio Educativo…”.

Ciò, che ovviamente continua a rafforzare la volontà della Giunta, o meglio, di parte della stessa, senza fare alcun dovuto preventivo passaggio in Consiglio Comunale.

Il professionista in questione risponde con articolato parere dove, dopo aver fatto più volte cenno alla necessità dell’attivazione della procedura di gara europea , non dà alcuna risposta di certezza assoluta al quesito richiesto e, solo fa cenno “in virtù dei principi e delle regole anche di trasparenza dovute in ossequio a concorrenza ed evidenza pubblica il Comune di Sesto San Giovanni resta certamente tenuto a svolgere anzitutto una previa adeguata istruttoria amministrativa ed indagine di mercato al fine di appurare l’eventuale compresenza di altre strutture “non lucrative” e di “utilità sociale” per loro stesse acconce alla gestione di un servizio come quello dei CDD… e che la decisione spetta comunque al Consiglio Comunale”.

Su tale argomento è stato effettuato, nel frattempo, uno sciopero generale di tutto il personale del Comune di Sesto San Giovanni al fine di mantenere il servizio pubblico e si è attivato il nostro Comitato di cittadini per il mantenimento del servizio pubblico dei CDD che ha raccolto, ad oggi, 2200 firme e che in più occasioni ha chiesto di essere ricevuto dal Sindaco per sensibilizzare sull’argomento.

Tutto ciò premesso in data 04.12.2015 il Comune di Sesto San Giovanni ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse pubblico, con scadenza 7 gennaio 2016 (che inizia con due pagine di descrizione dell’attività della Fondazione Pelucca già operante sul territorio e che ha già manifestato il proprio interesse in materia) avvisando che solo dopo aver raccolto eventuali adesioni verrà in Consiglio Comunale per l’approvazione o meno dell’esternalizzazione del servizio e, in caso positivo, la formulazione del bando e delle condizioni della conseguente convenzione.

Ci si chiede su che base, a questo punto, non essendo chiare tutte le condizioni che devono essere esternate nel bando di gara, eventuali interessati dovrebbero manifestare interesse a tale gestione.

Per ultimo si fa presente:

che nel frattempo c’è stata la novità dell’entrata in vigore della L.R. n. 23 dell’11/8/2015 “evoluzione del sistema socio sanitario lombardo: modifiche al titolo I e al titolo II della L.R. 33 del 30/12/2009” (esecutiva dal 29 agosto 2015) che parla proprio, come indicato anche dal legale incaricato di parere da parte dell’Amministrazione, di integrazione del sistema sanitario con quello socio-sanitario e con quello sociale di competenza delle autonomie locali.

A questo punto proprio L’Amministrazione Comunale potrebbe essere uno dei soggetti interessati alla questione e prendere contatti diretti con i Direttori Generali dell’ATS e dell’ASST nord Milano che meglio potrebbero rispondere, a nostro avviso, all’unico obiettivo ufficialmente dichiarato dal Sindaco, cioè un migliore servizio per il cittadino, specialmente quello in condizione di fragilità e debolezza.

che in data 19.12.2015 sono stati, appunto, nominati i nuovi direttori generali delle ATS e delle ASST (quella che interessa il Comune di Sesto San Giovanni è la ASST Nord Milano) e quindi ci sono gli interlocutori con cui poter affrontare l’argomento e, nonostante, apposita richiesta fatta in merito, nessuna risposta è stata data da parte del Sindaco sul perché non si voglia approfittare di questa opportunità che manterrebbe il servizio pubblico.

Da tutto ciò appare una palese violazione, a nostro giudizio, da parte del Sindaco delle prerogative dell’art. 42 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e chiediamo un Suo risolutivo intervento.

Le porgiamo deferenti saluti.

Per il Comitato “Cittadini per il Servizio Pubblico”

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