Mar. 05 Dic. 2023
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Confcommercio si scaglia contro il progetto Auchan: “Insostenibile”

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Anche l’Associazione territoriale Confcommercio di Sesto San Giovanni esprime fortissima preoccupazioneper il progetto di ampliamento dell’Auchan di Cinisello. Lo fa per bocca di Zeffirino Melzi, presidente dell’Unione del Commercio di Sesto San Giovanni e di Rodolfo Meda, presidente della Delegazione Confcommercio di Cinisello Balsamo.

Quando, a regime, ci saranno ben 180mila metri quadrati in grande parte destinati al commercio (rispetto ai 120mila già approvati nel 2003) – dichiara Zeffirino Melzi, – si creerà una situazione pressoché insostenibile per le migliaia di imprese commerciali dei centri urbani: non soltanto Cinisello o Sesto, ma tutta la fascia nord di Milano arrivando fino alla Brianza. Ed un impatto vi sarà sicuramente anche sulle attività commerciali dei quartieri nord della stessa Milano. Senza contare lo ‘tsunami’ altrettanto devastante per il traffico e l’ambiente”.

Il progetto di ampliamento del centro commerciale di Cinisello Bettola è arrivato alle battute finali nel suo dibattito in consiglio comunale dove infuriano le polemiche.

Se si aggiunge poi – prosegue Melziche, vicino a questa megastruttura, sorgerà a Sesto, nell’ex area Falck un altro megacentro commerciale di 75mila quadrati e che, in generale, sull’ampia fascia dell’hinterland milanese vi sono progetti di insediamenti distributivi di dimensioni veramente ragguardevoli, è facile comprendere come non si tenga di fatto in nessun conto il futuro delle tantissime attività commerciali dei nostri centri urbani, presidi sociali sul territorio, con una grande qualità imprenditoriale e che garantiscono la vivibilità delle nostre città: nei centri storici e anche nei quartieri periferici”.

Quando si annunciano realizzazioni di impatto così rilevante sulla vita dei nostri territori – aggiunge Rodolfo Medasi tende ad evidenziare sempre il contributo che queste megastrutture potranno dare all’occupazione. Dimenticandosì, però, che esiste un’occupazione ben più vasta, migliaia di piccole imprese con le loro famiglie, che troppo spesso ha il torto di essere ‘invisibile’”.

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