[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Il Comune di Sesto ha ufficializzato il bando per la concessione della gestione dei centri diurni disabili (Cdd) Magnolia e Mimosa di via Boccaccio. Con l’obiettivo di potenziare l’intervento territoriale sulla disabilità coprendo tutti i 60 posti accreditati e avviare l’apertura di un centro socio-educativo senza aumento di costi a carico del Comune e salvaguardando i dipendenti della struttura.
Frutto di un’articolata discussione politica, tecnica e sindacale, l’affidamento dei due centri disabili arriva dunque alla sua fase operativa con la pubblicazione di un avviso esplorativo per invitare chiunque fosse interessato ad esprimere il proprio interesse alla gestione. “Lo scorso luglio la Fondazione La Pelucca ha espresso la volontà di gestire i due centri per realizzare un progetto integrato per la tutela della fragilità. La proposta si sposa con l’obiettivo dell’amministrazione di creare un distretto cittadino per servizi a soggetti fragili. Si è scelto dunque, per garantire la massima trasparenza, di pubblicare un avviso pubblico per capire se, oltre alla Pelucca, esistono altre realtà interessate alla gestione dei due Cdd”, spiegano dal Comune.
Al termine dell’intera procedura, sarà il Consiglio comunale a deliberare la nuova modalità di gestione. Nel bando sono specificati i contenuti del servizio: gestione dei due centri Magnolia e Mimosa fino al massimo della loro capienza (30 posti accreditati ciascuno, di cui solo 50 attualmente coperti) e apertura, entro tre mesi dall’affidamento, di un centro socio educativo per almeno 10 posti. Il gestore dovrà garantire tutte le attività accessorie (servizio mensa, manutenzioni ordinarie, acquisto arredi e materiali) e il pagamento delle utenze.
Il personale comunale attualmente in servizio nei Cdd rimarrà in organico all’amministrazione, che continuerà a farsi carico del pagamento degli stipendi, mentre il gestore dovrà farsi carico del personale aggiuntivo eventualmente necessario. Il gestore dovrà corrispondere al Comune un contributo annuo di 686mila euro e incasserà direttamente il contributo sanitario da Asl (458mila euro) oltre al contributo sociale di 52 euro al giorno per utente da parte dell’amministrazione.