[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – “Riaccendiamo i riflettori sullo scalo aeroportuale di Bresso”. Lo chiede il primo cittadino del Comune del Nordmilano, Ugo Vecchiarelli. Che sulla sua bacheca Facebook lancia un messaggio alla città e alle istituzioni.
“A Expo conclusa , riaccendiamo i riflettori sul futuro dello scalo aeroportuale di Bresso. Facendo seguito agli impegni assunti presso la Prefettura durante la seduta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di venerdì 29 maggio 2015, nella quale era stata sospesa l’attività dell’aeroporto durante i mesi di apertura di Expo, abbiamo chiesto al Prefetto la formale convocazione del tavolo di lavoro sul tema del futuro dell’Aeroporto di Bresso”. Questa la richiesta dell’amministrazione comunale bressese.
“Abbiamo inoltre richiesto a Enac, così come previsto dall’ordine del giorno votato all’unanimità nella seduta del Consiglio Comunale aperto del 25 maggio scorso, l’attivazione dello studio di fattibilità finalizzato allo spostamento a Est della zona aeroportuale degli hangar delle officine e di tutte le attività aeronautiche, anche al fine di consentire la cessione delle aree di frangia al Comune di Bresso e incrementare il Parco fruibile, dando pieno rispetto al Protocollo d’Intesa sottoscritto a Roma il 31 luglio 2007. Vogliamo dare risposte concrete circa le tempistiche e le modalità di attuazione dello studio presentato dal Dipartimento Aerospaziale del Politecnico di Milano, in ottemperanza al Protocollo sopra citato. Questo studio prevede un sostanziale ridimensionamento dello scalo, volto a tutelare l’equilibrio faticosamente raggiunto tra Parco Nord, Comuni del Nord Milano e Aeroporto di Bresso, che non presuppone un potenziamento dello scalo e neppure l’ implementazione del traffico aereo”, aggiunge Vecchiarelli.
Messaggio chiaro: la politica chiede che l’aeroporto non cresca, non aumenti di volumi e non diventi uno scalo commerciale. Solo pochi giorni fa, appena terminata l’esperienza Expo e ripristinato il via libera ai voli, è atterrato sulla pista del Parco Nord un aereo turistico fuori misura, un 9 posti troppo grande per lo scalo bressese.
“Esiste un preciso accordo con Enac, Ministero dei trasporti e Parco Nord che stabilisce che l’aeroporto di Bresso sia a servizio dei piccoli aerei mono e biposto da turismo e non si apra agli aereotaxi e al traffico commerciale, quindi non possiamo e non vogliamo accettare che la sicurezza dei cittadini e delle case sia riposta nelle sole mani di chi guida un aereotaxi”, chiude Vecchiarelli nel suo messaggio.