Sab. 20 Apr. 2024
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Dimissioni di Piano, Sesto Democratica detta la linea politica alla giunta

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – C’è un fatto: le dimissioni dell’assessore Alessandro Piano dalla giunta del sindaco Monica Chittò hanno il merito di aver ravvivato la scena politica sestese.

Dopo che l’ormai ex assessore ha lasciato le sue deleghe nelle mani del sindaco Chittò, si sono susseguiti comunicati polemici soprattutto dalle diverse aree del centro sinistra che paiono scalciare più per riaffermare la loro supremazia che per dare una nuova prospettiva alla giunta. Dopo le polemiche del segretario Pd Marco Esposito, che evidentemente non vede di buon occhio l’impegno di Piano come militante nel suo partito, ora è la volta del sinistra del Pd, Sesto Democratica, che in un comunicato sembra voler riaffermare la linea della giunta, spostandola da un linguaggio fatto di programmi e di cose da fare per rilanciare la città, ad un linguaggio più tradizionale e ideologico, basato su identità, partecipazione e diritti civili.

Di seguito il comunicato di Sesto Democratica:

“Tra un assessore, l’ennesimo, che se ne va e dichiara di voler affrontare un’altra avventura, la destra che continua a dipingere la nostra città come il far west, le campagne ideologiche e cattive contro l’educazione alla comunità inclusiva, c’è sicuramente molto da fare in questa città per ricostruire un solido strato di solidarietà e di consapevolezza, per ridare valore all’appartenenza ad un territorio che tanto ha dato nella storia del nostro Paese e che tanto ancora può dare all’interno della nuova realtà metropolitana.

Costruire una nuova identità partendo dall’ascolto e dalla partecipazione dei cittadini alle scelte di governo crediamo sia di assoluta priorità mettendo al centro le esigenze e le aspettative di una città che nel suo mutare si evolve e si rinnova; cogliere il suo rinnovamento è la sfida che attende le forze politiche attente e lungimiranti, che sanno uscire da schemi tutti interni ad esse e sanno dialogare con i protagonisti del cambiamento rendendoli partecipi, attori attivi della sua costruzione.

Oggi più che mai lavorare per la costruzione di un progetto e di una visione della città futura è un obbligo  che comporta la necessità di coniugare quella che sarà la parte nuova della città con la città costruita, con la nuova realtà metropolitana che fatica a realizzarsi e per la quale si devono spendere risorse e impegno.

Siamo convinti che per questi obiettivi debbano essere chiamate a raccolta le risorse migliori della città in un confronto serio e costante, nell’intesa con i comuni che confluiranno nella futura area omogenea della città metropolitana, impegnandosi a fondo nelle necessarie politiche di contrasto alla povertà, affrontando con serietà, trasparenza e costruttività le problematiche relative alla casa a partire da un serio censimento degli alloggi sfitti e ad un azione che impedisca che grandi cubature vuote presenti in città si trasformino in mostri degradati, sviluppando una politica d’insieme con i comuni del nord Milano rispetto allo sport ed affrontando con risolutezza i problemi che oggi investono gli impianti sportivi cittadini.

Oggi, con i tagli governativi dei trasferimenti, con l’incertezza sulle entrate future degli enti locali è difficile, ma è l’unica strada da percorrere sempre con l’occhio attento alle esigenze dei cittadini e alle loro aspettative e crediamo che questo possa realizzarsi se al governo della città ci sarà un centrosinistra maturo evitando fughe verso altre prospettive che già altrove e a livello nazionale si rivelano non capaci di risolvere i problemi che la politica, la buona politica, è chiamata ad affrontare e a cercare di risolvere”.

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