[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Dovevano essere dimissioni soft, invece il Partito Democratico di Sesto le ha trasformate in un caso politico. Dopo l’uscita di Alessandro Piano dalla giunta di Sesto San Giovanni, per motivi professionali che gli impedirebbero di garantire la presenza necessaria a seguire le deleghe, il segretario cittadino del Pd Marco Esposito, ha voluto salutare le dimissioni di Piano con un comunicato al vetriolo.
Esposito rimprovera a Piano alcune affermazioni fatte dall’ormai ex assessore nelle quali afferma che il Pd sestese perde voti perché è autoreferenziale. Affermando di voler rimanere nel Pd a lavorare da militante, Piano dice al quotidiano Il Giorno: “L’idea che voglio provare a portare è che bisogna allargare il perimetro. Guardare a uno spazio che esiste a livello elettorale e di rappresentanza, ma che sta fuori. Ci sono mondi sconosciuti da intercettare”. Una chiara apertura alle liste civiche della città che oggi sono all’opposizione.
“Mi dispiace che a pochi giorni dall’inizio di un percorso programmatico del PD rivolto alla città di Sesto San Giovanni, si dica che il nostro partito è chiuso in se stesso e autoreferenziale – afferma Esposito – . Il fatto che da domani l’ex Assessore Piano abbia più tempo da dedicare alla politica lo aiuterà a frequentare maggiormente questo partito e a farsi un’idea più concreta e meno pregiudiziale di cosa sta accadendo oggi a Sesto San Giovanni, luogo della “nostra area” (per citare le sue parole) dove il percorso programmatico si sta realizzando, come fatto coraggioso e unico solo a Milano. Tutto il lavoro svolto sino ad ora e che presenteremo nelle diverse tappe della Conferenza Programmatica serve a offrire una visione futura della città da costruire anche con la città e con tutti quelli che hanno voglia di partecipare”.
La conferenza programmatica del Pd di Sesto San Giovanni si terrà il 6/7 novembre, proseguirà il 18/19 dicembre per terminare il 23 gennaio: “tre momenti significativi di dialogo con la città sui temi importanti, costruiti attraverso un prezioso scambio con molte realtà e mondi cittadini” ha concluso Esposito.