Mer. 01 Mag. 2024
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Aereo passeggeri a Bresso, riesplodono le polemiche

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – C’era da aspettarselo, il nuovo atterraggio di un aereo passeggeri a Bresso riapre l’aspra polemica sul destino dell’aeroporto locale, nato per essere uno scalo turistico e oggi proiettato da qualcuno ad essere uno scalo sempre più commerciale.

Il fatto è semplice: ad appena tre giorni di distanza dalla revoca dei divieti di volo imposti per Expo, mercoledì pomeriggio è atterrato un Pilatus pc12, aereo lungo 14 metri e 40 centimetri che può trasportare nove persone. Un aereo taxi che ha chiare funzioni commerciali e che è arrivato dalla Francia.

L’aereo è chiaramente di categoria superiore a quelli che normalmente decollano e atterrano nel campovolo, ma soprattutto è eccessivamente grande per poter atterrare su una pista lunga 900 metri e dotata di standard di sicurezza più bassi. Nonostante ciò il suo atterraggio è consentito da una circolare dell’Enac, l’ente che governa il volo civile, che affida la responsabilità al pilota.

Poco prima del divieto di volo imposto per la sicurezza di Expo, in aprile a Bresso era atterrato un altro aereo di simili dimensioni. Dunque il timore è che questa stia diventando una consuetudine che supera le norme e soprattutto supera i protocolli d’intesa faticosamente firmati dal Comune di Bresso e dai sindaci dei Comuni vicini per evitare il rischio che il campovolo bressese venga potenziato.

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