Lun. 29 Apr. 2024
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Di Stefano attacca su sicurezza ed educazione sessuale nelle scuole

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Doppio intervento del consigliere comunale di Forza Italia Roberto Di Stefano che è anche vice presidente del consiglio comunale di Sesto San Giovanni. L’azzurro è intervenuto nelle ultime ore sia sul tema della sicurezza che su quello dell’educazione.

“E’ giunta l’ora che questa sinistra ottusa faccia un’apertura ideologia a progetti di videosorveglianza del territorio per combattere episodi di violenza, degrado, vandalismo e microcriminalità, così come avvenuto a Milano che da poche settimane ha deliberato l’installazione di 300 nuove telecamere”, ha detto Di Stefano pubblicando le foto di un atto vandalico nei giardini di Villa Zorn dove, in pieno centro, sono state distrutte le panchine. “I cittadini sono esasperati e quotidianamente mi inviano report fotografici delle situazioni di degrado generate da atti vandalici e  abbandono di rifiuti. Gli abitanti chiedono da tempo maggiori controlli ma purtroppo il Comune non risponde”.

Il secondo attacco all’amministrazione è quello lanciato sul tema dell’educazione scolastica. Di Stefano ha depositato una mozione per combattere la diffusione della teoria gender nelle scuole sestesi. “Una mozione per richiedere di agire sulle autorità scolastiche affinché sia garantito il rispetto del ruolo dei genitori nell’educazione dei figli, così come previsto dalla Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo”.

“C’è voluto molto tempo, circa due mesi, afferma Di Stefano, per avere una risposta dall’Assessore Innocenti, ma almeno sono arrivate buone notizie: nessun istituto sestese si è avvalso di Arcigay e Arcilesbica, per impartire lezioni su tolleranza e materie sessuali ai ragazzi di Sesto San Giovanni. Evidentemente, continua il vice presidente del consiglio comunale, i presidi scolatici sono stati i primi a bocciare la proposta della giunta Chittò che invitava ad aprire le porte delle scuole cittadine ad insaputa dei genitori per corsi antibullismo e sulle diversità sessuali”, spiega ancora Di Stefano che aggiunge: “Davanti allo scampato pericolo ho ritenuto opportuno intensificare la mia azione di prevenzione”.

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