[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Dopo la morte di uomo per annegamento il consorzio del Parco Nord Milano ha deciso di applicare regole più dure per la fruizione del nuovo spazio e del nuovo grande lago che sorge tra via Ornato e il rione di Milano Niguarda.
L’episodio ha acceso un intenso dibattito tra i visitatori del parco. C’è chi è del partito dei “divieti”, cioè chi chiede che lo specchio d’acqua venisse messo in sicurezza impedendo l’avvicinamento alle rive; c’è chi invece chiede un presidio costante delle forze dell’ordine e anche di quelle di soccorso, cioè di un bagnino che possa intervenire in caso di pericolo.
La reazione del Parco è precisa: a breve i cartelli con la scritta “Acque non balneabili” saranno sostituiti con quelli recanti il “Divieto di balneazione”. “Non sarà consentito entrare in acqua. Si potrà solo sedersi con i piedi a mollo sui muretti della costa Sud”, dicono la consorzio di gestione del Parco Nord.
Inoltre verranno rafforzati i divieti di circolazione in bici sul lungolago. E con questi sembra anche svanire il sogno che il lago possa essere utilizzato con finalità sportive: “Dobbiamo educare i frequentatori all’uso corretto delle aree. Ci stiamo preparando a uno sforzo straordinario. Non pensiamo alle multe, crediamo invece sia più utile parlare con i frequentatori e far capire perché abbiamo assunto decisioni che possono apparire troppo drastiche o non condivisibili”, ha dichiarato alla stampa il presidente Giuseppe Manni.