[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – A Gorizia non sanno più come fare a difendersi. Da mesi gruppi di profughi si accampano nelle piazze e dormono nei sacchi a pelo. Quando la polizia li ha sgomberati e la Prefettura, in accordo con il Ministero dell’Interno li ha trasferiti al centro di accoglienza di Bresso, molti di loro son fuggiti e sono tornati in piazza. Su 108 persone spedite a Bresso e in altre province, sono stati 18 quelli tornati quatti quatti in città.
“Questa mattina (martedì, ndr), siamo riusciti a rintracciarne 12 mentre 6 si sono dileguati e hanno fatto perdere le loro tracce – ha spiegato al quotidiano Il Piccolo il prefetto Vittorio Zappalorto -. I dodici, dopo le procedure di identificazione che hanno confermato trattarsi di immigrati che già erano a Gorizia, sono già stati allontanati e rispediti a Bresso con il treno”.
Cosa li attrae a Gorizia? Se lo chiedono il sindaco, il Questore e lo stesso Prefetto. Ma nessuno riesce a darsi una risposta.
Fore molti vogliono rimanere a Gorizia perché lì è pendente la loro domanda di ‘Asilo politico’, oppure perché da lì è più facile raggiunger Austria, Germania e Slovenia. Ciò che emerge è che Bresso proprio non piace.
