Sab. 20 Apr. 2024
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Il Codacons si unisce alla battaglia di Bresso contro le slot machine

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Non è ancora chiusa la partita tra gli esercenti che si occupano di sale da gioco e scommesse, e il Comune di Bresso. Il Codacons è intervenuto l’altro giorno dinanzi al Tar della Lombardia per difendere la delibera del Comune di Bresso che limita la fascia oraria di utilizzo dei dispositivi da gioco d’azzardo installati negli esercizi pubblici o nei circoli privati. “Il provvedimento dell’amministrazione comunale – ha spiegato l’associazione al Tar –è non solo lodevole, ma indispensabile ai fini della tutela della salute umana. La preoccupante crescita delle dipendenze da gioco nei cittadini, con conseguenze sociali ed economiche disastrose, impone un intervento degli enti locali ai fini di garantire la salute degli abitanti. Per tale motivo – ha aggiunto il Codacons – riteniamo che il Tar della Lombardia debba confermare la validità della delibera del Comune di Bresso, poiché gli interessi della collettività si pongono come prioritari rispetto a quelli economici di soggetti privati”.

Un anno fa, il Comune di Bresso era stato tra i pini in Italia introdurre limitazioni di orario molto accentuate per frenare i fenomeni di gioco d’azzardo. Una ordinanza che non era piaciuta agli esercenti i quali hanno presentato ricorso al Tr chiedendo la bocciatura del provvedimento.

Proprio sul tema del gioco e della ludopatia il Codacons ha incontrato nei giorni scorsi  il sottosegretario all`Economia Pierpaolo Baretta, lamentando l’insoddisfazione delle associazioni e dei cittadini per il blocco totale del Piano d’azione contro la ludopatia, approvato dall’Osservatorio contro le dipendenze da gioco e di cui fa parte la stessa Presidenza del Consiglio, e la delusione per l’abbandono totale del Dipartimento Politiche Antidroga.

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