[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Expo passa. Tutto il resto no. Tutto il resto rimane, pregi e difetti, punti di forza e problemi. Cavalli di battaglia e magagne.
Negli ultimi giorni, o meglio, nelle ultime settimane, anche tra i Comuni del Nordmilano è partita un’inedita ma forse attesa gara a “riempire” di contenuti e non solo l’avvento di Expo e anche i sei mesi della grande esposizione meneghina. Iniziative culturali legate ovviamente al cibo e al gusto, appuntamenti culturali, manifestazioni di tutti i tipi. Chi più ne ha più ne metta.
A tutto questo, ai contenuti insomma, si aggiungono i mezzi, gli strumenti. Ecco allora le app. prima Cinisello, poi Sesto, anche Paderno Dugnano. A portata di click, con un solo touch del proprio smartphone, tutti i servizi comunali: tutte le offerte commerciali, gli eventi da non perdere.
Nelle loro lunghe dichiarazioni i primi cittadini dei Comuni del Nordmilano si sono sperticati in ipotesi attrattive che forse sfuggono sia alle previsioni che alla ragione: perché tutti questi servizi, ammesso che di servizi stiamo parlando, a chi saranno utili? Ai “migliaia” di turisti che dormiranno nel Nordmilano e poi si riverseranno a Milano fino a tarda notte, prima di rimettersi sotto le coperte tra Cinisello e Sesto?
Insomma: siamo proprio così convinti che i visitatori che passeranno dal Nordmilano scaricheranno queste app sui loro tablet e cercheranno un ristorante in città dove mangiare? Ho i miei dubbi. Prima di tutto perché in tutte queste città che ambiscono a essere così “smart” manca una vera rete wifi pubblica, aperta e condivisa. E soprattutto veramente funzionante. Ma questo sarebbe un altro discorso.
I goffi tentativi delle amministrazioni comunali del Nordmilano di rincorrere Expo sui contenuti e sugli strumenti sono destinati a far arrabbiare i cittadini. Serviva Expo per creare un’app a disposizione di coloro che tutti i giorni vivono la città e cercano un posto dove mangiare una buona pizza o dove assistere a uno spettacolo teatrale? Direi di no.
Expo passa. Noi restiamo. Il commercio resta in crisi, con o senza app per smartphone. Le buche restano in strada. I servizi pubblici restano carenti. E via dicendo.
C’è un ultimo dato che mi fa poi pensare che tutta questa energia sia per lo più sprecata. Ed è il “personalismo” con cui ogni Comune ha mosso i suoi passi. Si parla tanto di Città Metropolitana, di coordinamento, ma poi ognuno resta concentrato sul proprio orticello. Non conveniva forse unire gli sforzi e creare un’app per condividere info e servizi a livello sovracomunale? Cioè, chi dormirà a Cinisello come farà a sapere se a Sesto o a Paderno ci sarà quella visita guidata che proprio non voleva perdersi?
