Gio. 25 Apr. 2024
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Allerta scabbia nel campo rom, dopo il contagio di un bimbo di sei anni

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – L’allerta è scattata dopo che una mamma si è presentata al Bassini con suo figlio di sei anni in preda a un forte prurito e un vistoso eritema sulla pelle. Si tratterebbe, con probabilità, di un caso di scabbia, che ha subito messo in allerta Comune e servizi sociali. La notizia è stata riportata dal quotidiano il Giorno.

Il bambino e sua madre vivrebbero insieme al papà e al fratello in un’auto parcheggiata nei pressi del parco Grugnotorto e ogni tanto frequenterebbero il vicino campo rom che sorge nell’area delle vasche, al confine tra Cinisello, Nova e Muggiò. E’ qui che l’altro giorno si è recata la polizia locale per avvertire del problema, dato che la scabbia è un’infezione fastidiosa e contagiosa, difficile da debellare, anche se non pericolosa.

[toggles title=”CHE COS’E’ LA SCABBIA?”]scàbbia s. f. [lat. tardo scabia, class. scabies, dal tema di scabĕre «grattare»]. 1. a. Nome di varie malattie cutanee pruriginose prodotte da diverse specie di acari nell’uomo e in altri mammiferi, e particolarm. della forma determinata dall’acaro della scabbia (lat. scient. Sarcoptes scabiei): le lesioni cutanee sono prodotte dalle femmine fecondate che, giunte sulla cute di un individuo sano per contatto diretto o indiretto con un malato, penetrano nello spessore dell’epidermide scavandovi un cunicolo e deponendovi le uova. S. norvegese, forma particolare di scabbia che si manifesta in soggetti denutriti o comunque predisposti. S. da grano (o acariasi da grano o da cereali), prodotta da un altro acaro, Pediculoides ventriculosus, parassita abituale delle larve di alcuni insetti, specialmente della tignola del grano, che colpisce soprattutto determinate categorie di lavoratori che possono aver contatto con queste larve. (da vocabolario Treccani) [/toggles]

Nell’accampamento, uno dei più datati di Cinisello, ci sono circa una dozzina di baracche, dove vivono per lo più rom di origine romena provenienti dall’area di Timisoara. Per ora si è trattato solo di un sopralluogo informativo, dato che il Comune sta ancora attendendo la conferma dell’infezione, prima di prendere provvedimenti, nel caso ce ne fosse bisogno.

Dalle prime informazioni sembra che il bambino non abbia nemmeno la residenza a Cinisello, ma ancora nel luogo di origine dei genitori. Inoltre non frequenterebbe la scuola, e questo renderebbe meno facile un contagio nei confronti di coetanei. I medici dell’osdedale Bassini hanno provveduto alle prime cure e a somministrargli la pomata che dovrebbe far passare il fastidioso problema.

Nel campo rom del Grugnotorto tuttavia ci sono anche altri bambini, oltre agli adulti, e qualcuno potrebbe essere entrato a contatto con la famiglia nelle scorse settimane, anche se al momento non sembrano riscontrati sintomi simili.

[blockquote style=”1″]sì traevan giù l’unghie la scabbia, come coltel di scardova le scaglie (Inf. XXIX, 82)[/blockquote]

La scabbia, citata anche nella Divina Commedia di Dante Alighieri (Inferno XXIX, 82 e Purgatorio XXIII, 49), è provocata da un parassita che può insediarsi in tutti gli ambienti e in tutte le classi sociali. Tuttavia la sua proliferazione è facilitata da luoghi affollati e dove la cura dell’igiene risulta più difficoltosa. Non è nemmeno facile per queste famiglie disinfettare materassi, coperte e tappeti, spesso usati dai rom negli accampamenti per difendersi dal freddo, e che andrebbero lavati a 90 gradi per essere sicuri di debellare il parassita.

per saperne di più sulla scabbia clicca qui

accampamento grugnotorto(foto: il campo rom nel parco del Grugnotorto, dove al momento non si registrano altri casi)

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