[textmarker color=”E63631″]PADERNO DUGNANO[/textmarker] – “Non c’è più niente da fare ormai faranno quello che hanno in mente. Se negli ultimi sette anni avessimo ragionato così, il “mostro” sarebbe realtà”. Il riferimento al mostro è il progetto originale della Rho-Monza, osteggiato fin da subito dal Ccirm di Paderno e da altre realtà territoriali, che ormai è certo, non vedrà la luce per Expo e probabilmente neanche in futuro.
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“La “battaglia” informativa e legale, supportata da tantissime iniziative di proposta e protesta – prosegue la nota del comitato – condotte con la partecipazione di tanti cittadini sempre nel rispetto della legalità, ci ha fatto sentire come dei piccoli Davide contro dei Golia grandi e grossi: ministero, Regione, Provincia (finché c’è stata a voler comandare in casa nostra), Serravalle, parte degli organi di informazione molto spesso sordi ai nostri allarmi ed alle nostre rivendicazioni motivate”.
L’ultima battaglia in sede legale, ovvero l’udienza al Tar del 7 ottobre, ha fatto segnare una sconfitta per il Ccirm, con il respingimento del ricorso. Le motivazioni della sentenza non sono state giudicate esaustive dal comitato, che ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato. “Nel frattempo Serravalle e le ditte da lei incaricate stanno eseguendo lavori che, oltre ad aver devastato molti terreni – fra cui la Collinetta che era il nostro simbolo – e ad aver abbattuto almeno mille piante – conclude la nota -, stanno provocando disagi notevoli alla circolazione stradale, a volte in spregio delle norme di sicurezza, del Codice della strada e di altre regole previste dalla normativa che si occupa dei lavori di questo genere”.
Il comitato ha fissato inoltre una giornata di attività per sabato 7 febbraio, che partirà con una conferenza stampa, nel salone Giovanni XXIII di via Roma per concludersi con la cena di autofinanziamento da Ein Karem.
(Foto dal nostro archivio)