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Per il giorno del Ricordo Sesto proietterà un docufilm con gli studenti dello Spinelli

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Quest’anno sesto San Giovanni ha deciso di celebrare il Giorno del Ricordo, dedicato alle vittime delle Foibe jugoslave, con la proiezione del documentario “Vedo Rosso. Anni ’70 tra storia e memoria degli italiani d’Istria”, vincitore del premio “Zone di cinema” del 24° Trieste Film Festival.

 Il film sarà proiettato martedì 17 febbraio 2015, alle ore 11, presso l’auditorium dell’Istituto Professionale Enrico Falck”, con la partecipazione degli studenti dello stesso e degli studenti dell’Istituto Tecnico “Altiero Spinelli”.

Il documentario nasce dal desiderio, a lungo coltivato, di raccontare una pagina di una storia di confine, complessa e misconosciuta nonostante la sua collocazione geografica vicina. In questo progetto si vuole, infatti, contribuire a tratteggiare la vita della comunità italiana in Istria negli anni Settanta, fino alla morte di Tito nel 1980, concentrandosi in particolare sui bambini e sugli adolescenti della comunità italiana. Il loro sguardo ci riporterà nell’Istria della Jugoslavia, l’Istria rossa del Maresciallo Tito.

 Il lavoro intende mettere in luce l’interazione tra il progetto di formazione della gioventù socialista, messo in atto attraverso gli strumenti dell’educazione, i mass media e la memoria dei soggetti coinvolti, focalizzando l’attenzione su un segmento generazionale ben definito: la generazione nata negli anni ’60, cioè i figli ei  nipoti dei “rimasti”, ovvero degli italiani che alla fine del secondo conflitto mondiale non intrapresero la strada dell’esodo.

Si tratta di persone che vissero gli anni ’70 come bambini, ragazzi, studenti della scuola dell’obbligo, la cui iniziazione ideologica passava attraverso la formazione dei pionieri, la gioventù socialista, fino all’eventuale inquadramento nella Lega dei comunisti. Allo stesso tempo, era la prima generazione ampiamente ‘televisiva’, spettatrice sia delle trasmissioni di Tele Capodistria che delle trasmissioni della Rai.

Sabrina Benussi, rovignese di nascita, insegna storia e filosofia presso il liceo scientifico “G. Oberdan” di Trieste; per formazione e interesse professionale si è dedicata alla ricerca di nuove e originali forme di comunicazione, in relazione alla trasmissione di memorie individuali e collettive.

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