[textmarker color=”E63631″]LOMBARDIA[/textmarker] – La Chiesa difende la Chiesa. Nelle ultime ore la Curia di Milano ha deciso di intervenire in merito alla legge regionale “anti-moschee”, approvata dal Pirellone dopo mesi di discussioni. “C’è il rischio di produrre effetti che vadano al di là delle intenzioni di chi li propone”, è il criptico messaggio della Curia che prosegue con una nota diffusa dai quotidiani, dove ci si interroga inoltre “se le nuove norme saranno in grado di garantire effettivamente la libertà di culto nel rispetto di tutte le leggi”.
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“Visto il cambiamento sociale in atto in tutta la Lombardia – spiega il vicario episcopale Luca Bressan -, serve senz’altro un nuovo modo di affrontare la realizzazione dei luoghi di culto. Però, vista la delicatezza del tema, occorre costruire strumenti legislativi in modo meno precipitoso”.
Un messaggio che vuole andare diretto al Governo regionale, se non come una vera bacchettata, almeno come un monito da tenere presente.
Ma sul fronte del Governo, il presidente Maroni ha solo lasciato commenti laconici: “la nuova legge è stata approvata dal consiglio lombardo”, come a dire, così è, anche se non vi pare.
