[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Due nuove sale gioco aperte in pochi giorni nel centro della città. Il segnale che qualcosa stia ancora per arrivare, a dispetto delle regole e degli annunci dell’amministrazione comunale che da mesi si è schierata contro le ludopatie.
La denuncia viene da Rifondazione Comunista di Cinisello Balsamo che mercoledì ha segnalato l’apertura di due nuove Sale scommesse (una in via Martinelli ed una in via Cadorna, a meno di 200 metri di distanza l’una dall’altra ). Sale scommesso che hanno ‘aperto i loro giochi’ ridosso della Scuola Materna Rodari, della Scuola Media Giuliani, a meno di 500 metri della scuola Primaria Manzoni e a 50 metri da una delle Sedi dell’Università degli Studi di Milano Bicocca. E meno male che la Scuola Civica di Musica si è trasferita di recente.
Sembra quasi una beffa ai cittadini, ma sopratutto alla politica. Perché il Comune nei mesi scorsi ha promosso una pomposa campagna di lotta alle ludopatie schierandosi contro le sale giochi con un’ordinanza, una raccolta firme e infinite dichiarazioni.
Al momento di passare dagli annunci ai fati, la città appare uno dei territori più preso di mira dalle sale gioco. Slot machine abbonano nei locali pubblici e nelle sale organizzate. I centri scommesse si moltiplicano.
“Chissà cosa ne pensa la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, alla quale Gianfranca Duca, assessore alle Politiche Sociali di Cinisello, insieme ad Altre associazioni e rappresentanti di altri Comuni, ha consegnato mercoledì 9 aprile 2014, le oltre 81.000 firme raccolte a sostegno della proposta di legge popolare sul gioco d’azzardo patologico, sottoscritta dal Comune di Cinisello Balsamonell’ottobre 2013.”
Il Comune risponde. Dopo qualche giorno di silenzio e in attesa di capire meglio cosa fosse accaduto, ha affidato la sua risposta a un comunicato stampa.
“Purtroppo, la normativa italiana in materia è poco lineare e non aiuta gli enti locali. In particolare si tratta di “sale scommesse” e pertanto l’autorizzazione non è di competenza dello Sportello Unico Attività Produttive del Comune ma della Questura. – spiega l’assessore Andrea Catania – Non solo, formalmente la Questura non è neanche tenuta ad informare il Comune, cosa che infatti non è avvenuta. A titolo informativo, segnalo che lo stesso vale per altre tipologie come le sale bingo. Gli enti locali hanno competenza autorizzativa solo rispetto a sale gioco e slot machine”.
In ogni caso, la Polizia Locale ha già effettuato i sopralluoghi verificando l’incompatibilità delle attività rispetto a quanto previsto dal Pgt. Gli uffici hanno provveduto a scrivere alla Questura chiedendo di non procedere al rilascio delle autorizzazioni richieste. Parallelamente, l’Ufficio Edilizia Privata ha avviato un procedimento di contestazione ai titolari delle attività, come previsto dalla legge, volto a portare alla chiusura dei locali. In particolare per una delle due attività è stata avviata alla Magistratura una segnalazione di reato penale.
“Mi auguro si possa al più presto arrivare ad una soluzione che sia rispettosa degli strumenti che abbiamo adottato e che tuteli i cittadini – continua Catania – ma è indispensabile attendere il pronunciamento della questura. Nel frattempo, non esiteremo a monitorare la situazione e a sollecitare le istituzioni competenti”. “Nonostante la poca chiarezza normativa, l’Amministrazione Comunale da tempo è impegnata nella lotta contro il fenomeno della ludopatia e a favore del gioco consapevole. – ha aggiunto Gianfranca Duca – Abbiamo messo in campo diversi strumenti: dall’emanazione dell’ordinanza sindacale per limitare gli orari di accensione delle slot machine all’inserimento di precisi vincoli di distanza da luoghi sensibili rispetto alla posizione di queste attività all’interno del Pgt. E’ attivo lo Sportello sul gioco d’azzardo patologico. Prossimamente aderiremo anche alla campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco”, oltre alle iniziative che promuoverà il Settore Cultura”.