Ven. 19 Apr. 2024
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Il grande cuore del Nordmilano

Ci troviamo spesso a pensare che la crisi ci ha resi tutti un po’ più egosti. Concentrati su noi stessi, i nostri bisogni e le incertezze che crescono. Nelle ultime settimane l’escalation di contestazioni e di episodi di violenza in tutta Italia hanno rischiato di far passare gli italiani per un popolo di razzisti.

Poi è bastato un appello su qualche giornale per aiutare un uomo, il camionista bulgaro Georgie che da 40 giorni era bloccato alll’ospedale Bassini di Cinisello con una malattia terminale che rischiava di non fargli più riabbracciare i familiari, a mobilitare tutto il Nordmilano in una gara di solidarietà inedita ma esemplare.

Un plauso va a tutti quegli infermieri, medici e assistenti del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Cinisello che, pur in una situazione lavorativa sempre più complicata e difficile, hanno saputo guardare alla vicenda di Georgie come un caso umano che meritava qualcosa in più delle cure amorevoli già riservate. Un plauso va a quelle persone, tantissime, che hanno letto sui giornali la storia di Georgie e si sono precipitati al Bassini per donare. Ragazzi, tanti ragazzi, alla faccia di chi dice che i giovani sono insensibili. E poi persone comuni. Ha colpito tutti una ragazza di 26 anni che è arrivata in ospedale portando soldi e un regalo per la figlia di Georgie. Amore vero. Gratuito e sconosciuto. Del resto nessuno di loro conoscerà mai questo Georgie, ma tutti possono dire di aver aiutato, secondo le loro possibilità, quest’uomo a riabbracciare la moglie e la figlia, una famiglia sconvolta da una malattia terribile.

Qualche tempo fa, in televisione girava un film, Un sogno per domani, nel quale il giovane protagonista pensava che se ognuno facesse tre buone azioni a tre persone diverse, chiedendo loro di rifarne altrettante, forse il mondo sarebbe migliore. “Passa il favore” era il motto del film, poi diventato una sfida in tante scuole anche italiane.

Basterebbe che oguno di noi ne facesse una ogni tanto, a chi non conosce, per riscoprire che non siamo egosti ma, ogunono nel suo piccolo, può fare molto per la nostra comunità.

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