Gio. 02 Mag. 2024
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Cartoline per ricordare al sindaco i problemi di Cascina Gatti

comitato cascina gatti
Una delle immagini stampate sulle cartoline: i nuovi palazzi della Bergamella

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Un confronto sui problemi di Cascina Gatti, al termine del quale il comitato ha consegnato al sindaco un sacco di iuta con sopra l’immagine di un gatto, simbolo del rione. Dentro c’erano quasi 400 “cartoline” del quartiere, sul retro delle quali i residenti hanno dato voce a tutto il loro malessere.

Due le versioni, una con cinque foto di diversi luoghi del quartiere e l’altra con i palazzoni in costruzione per il progetto Bergamella. Sul retro, la scritta “C’era una volta Cascina Gatti e adesso…”, frase che i residenti hanno completato. “Adesso ci sono case su case, catrame e cemento”, “Inceneritore, elettrodotti, depuratore e tangenziale”.

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Il vecchio fienile, ora restaurato senza tenere conto della storia

Le cartoline, che riportano il timbro postale del 1858, quando Cascina Gatti era ancora un Comune autonomo, si sono fatte veicolo di un malessere diffuso in un quartiere che sta affrontando trasformazioni enormi. A partire dai palazzi di 11 piani della Bergamella che incombono sulla piazza. Chi è nato e cresciuto in questo quartiere lo vede oggi irriconoscibile, rimpiangendo un passato ormai impossibile da recuperare.

Ma la delegazione del comitato, ricevuta ieri in sala giunta dal sindaco, ha presentato al primo cittadino anche questioni concrete e molto sentite: le mancate risposte dell’Asl in merito all’indagine epidemiologica sul legame tra malattie e sorgenti inquinanti (come inceneritore, elettrodotto o tangenziale);  la sicurezza, anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca (rapine, cadaveri, incendi dolosi); i parcheggi, dato che tutti i giorni molti posti sono occupati dagli operai del cantiere; la pulizia del quartiere, che lascerebbe a desiderare; le bonifiche al giardino delle tre strade e infine il tema dei due referendum proposti, per i quali il sindaco non avrebbe fatto abbastanza per consentire all’iter di prendere il via.

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L’incontro di ieri tra sindaco e comitato in sala giunta del Comune

Monica Chittò ha risposto punto su punto, dando però risposte che, rimandando ad altri soggetti come all’Asl o alla Polizia alcuni dei problemi, o a tempi burocratici necessari, non hanno forse soddisfatto a pieno i residenti. “Mi sembra che ci sia un automatismo di lettura della città negativo e questo non fa bene – ha tenuto a sottolineare il sindaco – . Se tutto va sempre male, manca la parte costruttiva”. E ha invitato a non vedere solo le cose negative: “Cascina Gatti è il quartiere più verde di Sesto, è in corso una riqualificazione importante del palazzo di via Marx 606 e della scuola media VII. Anche il centro Manin è stato protagonista di una riqualificazione dal basso, e sta diventando un bel centro di aggregazione e sport. Infine gli orti della Bergamella, diventati un esempio a livello nazionale”.

Ma i componenti del Comitato hanno ribattuto con amarezza che se il prezzo per avere queste positività è quello che stanno pagando con tutti gli altri problemi, forse è troppo alto.

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Il Comitato riconduce parte del malessere ai progetti edilizi in corso che starebbero snaturando completamente il quartiere

 

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