[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Natale è alle porte, ma anche quest’anno nei comuni del Nordmilano alle prese con la crisi, sarà difficile vederlo… faticoso coglierne lo spirito festoso.
C’era un tempo in cui le vie del commercio e le piazze cominciavano ad accendersi già qualche giorno dopo la festa di Ogni Santi. Ora, a ridosso di Sant’Ambrogio, in quasi tutti i nostri comuni regna il buio delle vetrine vuote e delle piazze degradate.
Come dare la colpa ai commercianti, tartassati dalle tasse, vessati dalla burocrazia e sconcertati dalle incertezze economiche per il futuro? Come prendersela persino con i comuni costretti alla gogna da un patto di stabilità che sta diventando ogni anno di più un cappio?
Però una cosa ci sia permessa di dirla: se il Natale è spento è anche per colpa di quegli amministratori che sono in crisi… di idee e di capacità amministrativa.
Qualche anno fa, un assessore al Commercio del Nordmilano si ricordò che si dovevano organizzare le iniziative natalizie quando ormai mancavano un paio di settimane a dicembre. Fu il Natale più buio che quella città avesse mai vissuto. Ma in fatto di fantasia, gli amministratori generalmente non brillano. Se gli togli il budget da spendere per inviti e iniziative più costose, sono pochi quelli che hanno capacità di reazione. Nessuno capace di mobilitare le scuole, gli oratori, le società sportive e quelle di volontariato, intorno a un progetto comune che porti nelle piazze e nelle strade lo spirito natalizio, quello gioioso e solidale.
Naturalmente mentre scriviamo non sappiamo ancora se qualcuno dei nostri comuni avrà la sorpresa nel cappello magico. Anzi ce lo auguriamo.
Ma sappiamo che negli ultimi anni l’andazzo è che ci si limita spesso a qualche iniziativa di circostanza. Qualcuno potrebbe pensare… con tutti i problemi che abbiamo, pensiamo al Natale? L’organizzazione di eventi culturali e sociali, soprattutto in tempo di crisi, rimane un elemento fondamentale per il miglioramento della qualità di vita in una città. Poi, provate a fare un salto nella vicina Cernusco sul Naviglio per rendervi conto di quanto un Natale ben organizzato possa essere utile al sostentamento dell’economia locale.
Anche noi abbiamo una colpa. Fare questi discorsi a una settimana dall’inizio di dicembre rischia di essere inutile e tardivo. Forse dovremmo parlarne a Ferragosto, per stimolare gli amministratori comunali che dormono lunghi letarghi, coccolati dall’idea che la crisi sia l’alibi giusto per non far funzionare il cervello.