Gio. 25 Apr. 2024
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I grillini contro il contratto per i rifiuti a Cinisello

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Condannati agli stessi servizi di raccolta rifiuti e igiene urbana almeno per i prossimi 9 anni. senza possibilità di modifiche e di contestazioni. La denuncia arriva dal Movimento 5 Stelle di Cinisello Balsamo che denuncia l’approvazione da parte del consiglio comunale, il 6 novembre scorso del contratto di servizio con Nord Milano Ambiente, la società che gestisce la raccolta rifiuti in città.

La maggioranza di centrosinistra ha scelto di non confrontarsi con il mercato, facendo un bando d’appalto per verificare le migliori opportunità. Si è limitata a rinnovare il contratto alla società del Comune a una cifra di 11 milioni di euro.

Qui di seguito il comunicato del Movimento 5 Stelle di Cinisello Balsamo.

“È stata una seduta di Consiglio in cui il dialogo, il buon senso e la logica sono rimasti comodamente a casa.

Sono stati approvati: 

1. Un contratto di durata lunghissima, 9 anni;

2. Un costo annuale alto, 11 milioni di euro;

3. La possibilità di effettuare controlli effettuati dall’interno, senza obblighi di comunicazione;

4. Nessun obiettivo qualitativo apposto come il target del 65% di raccolta differenziata entro il 2020 

5. Nessun riferimento legato alla nascita della prossima area metropolitana

Sono stati respinti tutti gli emendamenti:

1. Per una maggiore trasparenza di gestione;

2. Per informare il Consiglio Comunale dell’andamento del servizio;

3. Per introdurre vincoli qualitativi e quantitativi, dettati da Provincia e Regione, sulla raccolta differenziata;

4. Per introdurre il riferimento alla tariffazione puntuale.

È stato quindi approvato un contratto di servizio burocratico e qualitativamente di bassissimo profilo, che contraddice sia la Delibera di Giunta n° 227 del 23/12/2013, che sospendeva il bando di gara di vendita quote, per trovare migliori soluzioni gestionali, sia la mozione tariffa puntuale approvata il 31/03/14 dal Consiglio Comunale, che introduceva la sperimentazione della tariffa puntuale in una zona della nostra città.

Un contratto quindi che contraddice e non considera le decisioni prese in precedenza; un contratto strutturato per aumentare l’appetibilità della società a investitori esterni, a discapito della qualità e delle norme. In mancanza di vincoli quantitativi e qualitativi rispetto a una differenziazione, chi mai potrebbe essere interessato all’acquisto, se non un socio bruciatore? Ovviamente, nel pieno rispetto del decreto “Sbloccaitalia”, in cui questi soggetti vengono addirittura premiati. 

Complimenti per la visione lunga e ambientalista, soprattutto ai “giovani” Consiglieri di maggioranza”.

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