Gio. 25 Apr. 2024
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Apertura difficile per la nuova Posta: disagi e mancanze

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – I primi giorni della nuova posta, aperta dal 29 ottobre, non sono stati facili. Tanti cittadini sono rimasti in piedi per mancanza di sedute, costretti a fare lunghe code agli sportelli. Molti si sono meravigliati della mancanza del totem che distribuisce i numerini  e di un display di avviso dei turni.

Un disagio reso ancora più evidente dal coincidere dell’apertura del nuovo ufficio postale con i giorni di ritiro delle pensioni, e dopo la chiusura per il trasloco. Contingenze che hanno reso ancora più evidenti le mancanze della nuova, lungamente attesa, posta realizzata all’interno dello spazio ex Iso Rivolta su via Vittorio Veneto.

I problemi sono stati ampiamente discussi sulla pagina Facebook dedicata alle segnalazioni cittadine, ripresa anche dal quotidiano il Giorno.

“Sono appena scappata dalla nuova posta di Bresso – ha scritto un’utente su facebook pochi giorni fa – Si è già rotta una delle due porte d’ingresso, e va beh, può capitare, ma quello che è scandaloso è che hanno aperto una nuova filiale, quindi uno si illude che ci saranno dei miglioramenti al servizio, e invece hanno deciso di non mettere i numeri, perciò si sta tutti in fila in piedi esattamente come prima! Stamattina poi c’erano moltissime persone, figuratevi un anziano che deve stare in fila un’ora!”

“Anch’io ci sono stata ieri mattina – scrive un’altra internauta – non sono riuscita manco entrare , sono rimasta intrappolata nella porta d’ingresso. Poi ho dato un sguardo dentro c’era una marea de gente mi sembrava di stare al mercato, e non ne parliamo quanta gente c’era fuori che aspettava di entrare: meglio andarsene a Cormano”.

Il sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli, preso atto delle segnalazioni, si è attivato per ricevere spiegazioni e tentare di migliorare la situazione. Sempre in un post su facebook ha scritto:

“Ieri mattina quando ho avuto notizia delle code in posta ho subito contattato la responsabile di zona. Mi è stato garantito che presto provvederanno ad aumentare il numero dei posti a sedere per le persone in attesa, mentre sono in attesa che venga consegnato il sistema che consente l’attribuzione dei numeri per consentire una disposizione ordinata delle file. Va comunque considerato che il disagio di questi giorni arriva dopo alcuni giorni di chiusura dovuto al trasloco, al giorno di festa di sabato e alla fase di erogazione delle pensioni”.

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