Mer. 09 Ott. 2024
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Raggiunge i 600 euro di pensione e ottiene lo sfratto

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Il ricalcolo della pensione l’ha portato a raggiungere i 600 euro al mese: una cifra che ha comportato solo “guai” a un anziano sestese protagonista di questa triste vicenda. Dopo dodici anni nella casa albergo di via Fogagnolo, l’uomo ha ricevuto lo scorso giugno, la comunicazione di dover abbandonare la stanza nella struttura comunale. Il motivo, da individuare nella sua pensione, “lievitata” a 600 euro che, secondo i calcoli del Comune, gli permetteva di trovare una soluzione abitativa in autonomia. Inizia una vera e propria odissea per l’anziano che trova l’aiuto nell’Unione Inquilini ma che si scontra contro le dinamiche della burocrazia.

Il sindacato scrive una lettera per un alloggio d’emergenza in una casa popolare che arriva alla Commissione casa del Comune che sospende la pratica.

Qualche settimana di respiro ma poi arriva un nuovo avviso di lasciare la stanza di via Fogagnolo e l’iter continua. Dall’Unione Inquilini contattano il vicesindaco Felice Cagliani e ottengono una nuova proroga ma dopo breve l’ennesima comunicazione che arriva dalla stessa casa albergo e che invita l’anziano a lasciare la stanza. L’assistente sociale che segue l’anziano, che oltre alle difficoltà economiche ha anche un disagio psico-fisico, propone un elenco di affittacamere e pensioni alle quali rivolgersi per trovare una soluzione alternativa e qui scatta il paradosso: tra le strutture è presente anche la stessa Casa albergo di via Fogagnolo.

Ora l’uomo è in graduatoria per una casa popolare, ma con lui, sono circa un altro migliaio le persone in liste che attendono un alloggio.

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