Lun. 13 Gen. 2025
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Il Sistema Sesto torna alla sbarra a Monza

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – E’ tornato nell’aula del tribunale di Monza il processo sul cosiddetto “Sistema Sesto”. Presenti Piero Di Caterina, imprenditore di trasporti, Giordano Vimercati, ex braccio destro di Filippo Penati e l’ex segretario della Provincia di Milano Antonino Princiotta che, unitamente al costruttore Giuseppe Pasini ed altre quattro persone, sono imputati a vario titolo per corruzione (decadute per Penati le accuse di concussione) e finanziamento illecito. Al centro delle indagini della Procura di Monza le riqualificazioni delle ex aree Falck e Marelli a Sesto San Giovanni, presunti illeciti in carico alla gestione Sitam (Sistema Integrato Trasporti Alto Milanese) e la gestione dell’acquisto di azioni della Milano-Serravalle da parte della Provincia di Milano. “Ho parlato del Sistema Sesto quando sono stato convocato dal Pubblico Ministero in seguito alla visita della finanza, fu la mia prima occasione di parlare – ha dichiarato Di Caterina in aula rispondendo alle domande dell’avvocato difensore di Filippo Penati, Matteo Calori – prima lo feci in via informale, denunciare questi fatti e’ difficile e situazioni cosi’ sono complesse da superare. Io rivendico la mia innocenza e spero che cio’ verra’ accertato durante questo procedimento giudiziario”.

Filippo Penati si è difeso cercando di smontare le accuse di aver creato fondi neri con conti esteri.  «Sull’esistenza di miei conti correnti all’estero sono state fatte rogatorie internazionali e indagini della Guardia di Finanza, quindi si dica che hanno tutte avuto esito negativo, senza dover stare a sentire le parole dell’uno e dell’altro», ha detto.

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