[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Un budget di 200 milioni di euro e un cronoprogramma di poco più di un anno. Queste le coordinate del progetto per la messa in sicurezza del Seveso, presentato dalla Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico alla Presidenza del Consiglio, alla Regione e a i comuni coinvolti nel piano.
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Si chiama “Acque pulite, acque sicure” e prevede azioni su due direttrici: da una parte la pulizia del corso d’acqua, al quale spetta un budget di 90 milioni di euro e un termine dei lavori previsto per la fine del 2015, con l’assorbimento del depuratore di Varedo da quello di Pero.
Dall’altra, la prevenzione delle esondazioni, con 110 milioni di euro, cinque vasche di laminazione e il primo step completato entro l’estate del 2016.
Qui il progetto è più lungo; la prima vasca sarà quella di Senago, con il progetto definitivo da presentare entro la fine di novembre e l’avvio dei cantieri a ridosso della prossima estate. Il costo dell’opera è di 30 milioni di euro e la capacità idrica sarà di un milione di metri cubi. La seconda sarà quella di Paderno Dugnano, stessa capienza per un costo di 16 milioni di euro.
Dunque si passa al Parco Nord, ancora 30 milioni di euro e poi a Varedo, con una spesa di 23,5 milioni di euro per realizzare la vasca più grande, circa 1,5 milioni di metri cubi.
Infine toccherà a Lentate sul Seveso, dove sorgerà la vasca più piccola: 15,6 milioni di euro per 700mila metri cubi.
I fondi dovrebbero essere già tutti, o quasi disponibili. Palazzo Lombardia ha già congelato da tempo 30 milioni di euro, mentre il Governo stanzierà i restanti 80 milioni: 50 milioni con il Dl Sblocca Italia e 30 milioni attraverso un accordo da sottoscrivere con la Regione al più presto.
(Foto dal nostro archivio a cura di Jacopo Altobelli)
