Gio. 18 Apr. 2024
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Piazza Gramsci, l’urlo dei cittadini: “Cade a pezzi”

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – La parte rialzata che sta cedendo da un lato. Il manto si cemento che si sta sgretolando in più punti. Poi i paletti di metallo divelti, i vasi danneggiati, le panchine rovinate e gli scalini ammaccati. E come se non bastasse una gran quantità di immondizia che ogni giorno la ricopre. Stiamo parlando di piazza Gramsci che da cartolina di Cinisello Balsamo si sta trasformando, anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno, nell’immagine per eccellenza del degrado e dell’abbandono del centro città.

Tralasciando il problema legato all’igiene pubblica, che dipende soprattutto dal bieco comportamento degli utenti che frequentano la piazza centrale a ogni ora del giorno e della notte, ci concentriamo invece sulla “struttura”: che sta cadendo a pezzi come hanno fatto notare alla stampa diversi cittadini che vivono in centro o che passano di lì quotidianamente e i negozianti che invece si affacciano sul centro e aprono le loro serrande all’ombra della chiesa di Sant’Ambrogio.

piazza gramsci cinisello

Basta fare due passi, basta percorrere la piazza in lungo e in largo per notare come la struttura stia cedendo in più punti. La parte rialzata sta letteralmente crollando sotto il suo stesso peso. Colpa forse anche delle radici degli alberi che rendono particolarmente sconnesso il fondo. Lo si nota soprattutto sul lato che sta di fronte alla chiesa: il bordo è completamente piegato, come se dovesse cedere da un momento all’altro. Tanto che i tecnici comunali sono dovuti intervenire posizionando delle transenne ai lati.

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“La piazza cade a pezzi”, dicono molti cinisellesi. In diversi punti del “foro” cinisellese si sono aperte delle vere e proprie crepe sul fondo in cemento: restano visibili queste “ferite” che portano alla luce anche l’anima della struttura metallica che fa da base al cemento. Per non parlare poi dei paletti in metallo che delimitano la carreggiata stradale, rotti, divelti; o dei cestini distrutti; o ancora dei gradini del sagrato che sono “sbeccati” in più punti.

Il centro città lancia nuovamente (non è la prima volta) il suo appello.

 

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