[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – La revisione del bilancio di previsione era uno dei “compiti delle vacanze” per l’amministrazione cinisellese. La Giunta Trezzi aveva infatti salutato l’estate con la presentazione del bilancio, bruciando gli altri comuni del Nordmilano e di buona parte della Provincia, per poi trovarsi a fine luglio a fare i conti con il mancato trasferimento di rimborsi da parte dello Stato e i conti del comune da rimettere in sesto velocemente, per colmare un “buco” di 4,9 milioni di euro.
Quasi 5 milioni di euro quindi, composti da circa 3,32 milioni riguardante il gettito tasi, un maggiore prelievo sul gettito Imu, per poco più di 1 milione di euro, tagli previsti dal D.l. 66 per 454mila euro e altre riduzioni per 100 mila euro.
“Siamo stati tra i pochi comuni ad approvare in anticipo il bilancio previsionale, compiendo uno sforzo di programmazione per presentare ai cittadini un piano pluriennale – ricordano il sindaco Siria Trezzi e il vicesindaco e assessore al bilancio Luca Ghezzi -, ma questa incertezza sui trasferimenti ha messo in difficoltà l’attività amministrativa e ha portato a scelte forzate che ci impegniamo a considerare emergenziali”.
Mettere mano al bilancio e conseguentemente a programmi e stanziamenti di spesa è stato il principale impegno dell’amministrazione e degli uffici nelle ultime settimane. Un lavoro di razionalizzazione che comunque non poteva bastare a risalire la china dei 5 milioni di euro e che ha spinto la Giunta Trezzi ad aumentare di un punto l’addizionale Irpef, per portare nelle casse del comune 910mila euro. “Siamo riusciti a mantenere fede all’impegno di non applicare la Tasi – evidenziano Trezzi e Ghezzi -, ma non possiamo evitare di ritoccare l’addizionale L’Irpef. Una scelta forzata anche rispetto ai contenuti del programma di mandato, tuttavia marginale rispetto ad un’applicazione integrale della Tassa sui Servizi Indivisibili”.
Infine, per garantire l’equilibrio di bilancio saranno ridotti i fondi che l’amministrazione stanzia a tutela dell’eventuale mancato incasso (fondi svalutazione crediti) dell’Imu e delle sanzioni al codice della strada per una cifra di 1,75 milioni di euro e della spesa corrente per 2,28 milioni di euro.