[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Dovrebbe essere uno dei simboli della storia e della memoria della città di Cinisello. E invece è una triste cartolina, immagine del degrado del centro cittadino. Stiamo parlando della lapide commemorativa a edicola posta in piazza Gramsci, sul sagrato della chiesa di Sant’Ambrogio e dedicata alle vittime cinisellesi (ma anche ai dispersi) della Prima guerra mondiale; che è al centro di un intenso dibattito cittadino animato soprattutto dai residenti più anziani che proprio non ci stanno a vedere così malridotto quel monumento ai caduti che dovrebbe commemorare i cittadini che si batterono per la libertà.
L’edicola fu inaugurata il 25 marzo del 1923. Inizialmente doveva essere collocata all’interno del cimitero cittadino ma fu poi eretta sul sagrato della chiesa parrocchiale anche perché l’idea della sua realizzazione venne nel 1922 al parroco don Francesco Ciceri, che lanciò la proposta di una sottoscrizione per far erigere una lapide dedicata ai caduti di guerra. Il monumento riporta una doppia iscrizione: “Ai gloriosi caduti” e “Così generoso sacrificio rimuneri Iddio ricordino i posteri”.
Rotto, rovinato, bistrattato. Nel 2015 scatterà il centesimo anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. In mezza Italia e in tutta Europa si stanno organizzando iniziative culturali e turistiche per ricordare quegli anni e quelle vicende. E così in molti cinisellesi hanno bussato alle porte del Comune chiedendo di dare una sistemata a quel monumento. L’altarino è andato distrutto: il monumento è utilizzato di giorno dai bambini che giocano in piazza e sul sagrato. La sera invece è usuale trovare compagnie di giovani, italiani e stranieri, che utilizzano quel luogo come punto di incontro: peccato che al mattino si trovino scarti di cibo e bottiglie di vino e birra vuote.
“Ho fatto una interrogazione in consiglio comunale. E il vice sindaco ha promesso un intervento”, fa sapere il consigliere di opposizione, in forza al Nuovo Centro Destra, Riccardo Visentin.
