[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Anche gli ultimi sei lavoratori della Breda Fucine che avevano lavorato a contatto con l’amianto hanno ottenuto il certificato di esposizione amianto.
Dopo anni di manifestazioni e proteste contro i dirigenti Breda, l’Inail e cause legali contro l’Inps, il contenzioso si è risolto favorevolmente per tutti i lavoratori, anche per quelli che avevano perso le cause contro l’Inps e in cui i giudici avevano applicato la prescrizione.
Con gli ultimi sei, tutti i lavoratori che avevano fatto la domanda entro il 15 giugno 2005 sono stati riconosciuti.
A oggi sono centinaia gli ex lavoratori che tramite la lotta organizzata dal comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio hanno ottenuto i cosiddetti “benefici pensionistici” previsti dalla legge 257 del 1992 sulla messa al bando dell’amianto.
Centinaia sono anche gli ex lavoratori esposti amianto e i loro famigliari che hanno ottenuto la sorveglianza sanitaria e le visite gratuite alla clinica del Lavoro di Milano e negli Ospedali della Regione Lombardia.
Decine sono i lavoratori e i loro famigliari che hanno ottenuto il risarcimento previsto dal Fondo Vittime Amianto che il nostro Comitato insieme con altre associazioni è riuscito ad ottenere.
Altre decine di ex lavoratori, ammalati a causa dell’amianto, hanno ottenuto il riconoscimento di malattia professionale dopo continue manifestazioni del Comitato contro l’Inail.
“La nostra lotta per la giustizia continua anche per quanto riguarda i nostri ex compagni di lavoro uccisi dalle sostanze cancerogene (amianto, cromo, ecc) in fabbrica e le loro famiglie. – dice Michele Michelino (foto a sinistra), portavoce del Comitato – Sono in corso diversi processi penali contro i dirigenti delle fabbriche che nulla hanno fatto per impedire gli omicidi e le gravi malattie contratte sui posti di lavoro di centinaia di lavoratori della Breda, Pirelli, Ansaldo e altre ancora, processi, in cui il nostro Comitato è stato ammesso come parte civile, e altri grazie al nostro Comitato si apriranno nei prossimi mesi”.
“Oggi – continua Michelino – la consapevolezza dei pericoli derivanti dall’amianto nel paese è aumentata. Ora la lotta continua per attuare la prevenzione primaria, la messa in sicurezza del territorio, la bonifica dell’amianto su tutto il territorio nazionale e il risarcimento di tutti gli ex esposti alla fibra killer. Ci battiamo contro la prescrizione per gli infortuni e i morti sul lavoro e le malattie professionali e per il miglioramento della legge sull’amianto”.
(foto repertorio: l’ultima manifestazione contro le vittime del lavoro a Sesto)