Gio. 07 Dic. 2023
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Tigli: il Comitato spera nel progetto B

[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE[/textmarker] – Mancanza di sicurezza per la tenuta delle piante e una potatura che costerebbe 3-400mila euro. Questi sarebbero i principali problemi messi in luce dal vicesindaco Donato Sarzarulo durante l’assemblea pubblica di lunedì sera sui tigli. Ma il Comitato non si arrende e chiede un tavolo tecnico per analizzare la possibilità di un progetto alternativo.

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Organizzata dai comitati e molto partecipata, l’assemblea di lunedì è stata l’ennesimo tentativo di opporsi all’abbattimento dei 197 tigli, previsto per la riqualificazione di via Emilia. Oltre alla leader del comitato in difesa delle piante della via, Monica Motta, hanno preso la parola anche due tecnici del Politecnico di Milano, il parlamentare pentastellato Massimo De Rosa, il vicepresidente del Wwf Giovanni Gottardi e il presidente degli ecologisti del Pd Stefano Facchi, che è anche responsabile regionale per l’ambiente.

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Massimo De Rosa

Come annunciato dal vicesindaco, il primo a parlare, c’è tempo fino a venerdì per trovare un’alternativa, che si fa sempre più difficile. Il comitato e i cittadini ci sperano ancora, e rimangono disponibili per trovare una soluzione diversa.

Il progetto di riqualificazione che ha già preso il via è stato passato al setaccio da Carmine Antonino, studente del Politecnico, che ha illustrato i difetti tecnici presenti nel piano. Ma sull’altro fronte, come lamentato dal comitato, non erano presenti l’architetto  ideatore del progetto e nessun tecnico del Comune.

Ecco il video dell’intervento:

“L’assemblea è riuscita bene, c’era davvero tanta gente. – dice Monica Motta, presidente del comitato Salviamo i tigli di viale Emilia – Ora spero che ci contatti il Comune per il tavolo tecnico con gli architetti. Dovrebbero mostrarci il progetto B, quello che salverebbe le piante ma che era stato scartato. Spero che dopo la partecipazione di lunedì il Comune ci ripensi. Adesso sono in corso lavori solo sulla fognatura, le piante non sono state ancora toccate. Se c’è la volontà politica, credo sia possibile cambiare il progetto in corso. O almeno provare a salvare più piante possibile. Ci aspettiamo una apertura da parte dalla giunta. Ci speriamo. Ma siamo anche pronti a bloccare il cantiere”.

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Monica Motta, presidente del Comitato in difesa dei tigli

(foto e video dalla pagina facebook del Comitato in difesa dei tigli)

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