[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE[/textmarker] – Spregiudicato e spavaldo, con lo zainetto sulle spalle e il proiettile già in canna nella pistola semi automatica, ha rapinato gli uffici postali di via Pascoli a Vimodrone. Ma al colognese Francesco Aquila, 49 anni, il colpo di venerdì mattina, non è riuscito. Dopo il tentativo di fuga e un duello da far west è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni, della tenenza di Cologno e della stazione di Vimodrone.
Il malvivente è arrivato alle poste intorno alle 9,45. Occhiali scuri, una maglietta grigia e lo zainetto in spalla. Ha dato un occhiata alla situazione, poi ha tirato fuori la pistola e si è lanciato contro il direttore della filiale, prendendolo in ostaggio. Gli ha puntato la pistola alla tempia, lasciando di sasso tutti i presenti. Aquila è fatto consegnare tutto il denaro contante, circa 2600 euro. Prima di uscire, infine, il rapinatore si è fatto dare le chiavi della macchina del direttore, un piccolo suv con il quale pensava di scappare.
Ma i carabinieri sono stati velocissimi. Una pattuglia è volata sul posto, seguita subito dalle altre. Anche quattro militari fuori servizio, che erano a casa in ascolto radio, si sono precipitati in via Pascoli. Il malvivente, sorpreso prima ancora di raggiungere l’auto parcheggiata, si è infilato in un cantiere poco distante. In trappola.

La zona è stata circondata. E’ lì che è avvenuto un confronto da film western. Faccia a faccia, una pistola contro l’altra con un carabiniere. Poi altri militari si avvicinano da dietro, sempre con le pistole puntate. Sono attimi di gelo, ma il malvivente sa di non avere scampo. In quattro gli si avvicinano e con un colpo gli fanno cadere la pistola, immobilizzandolo.

Intanto nell’ufficio postale il personale e la clientela sono sotto choc. Sono stati soccorsi e tranquillizzati da un’ambulanza. Non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Gli uffici sono rimasti chiusi, ufficialmente “per un problemi tecnici” come recitava un foglio appeso all’ingresso.
Francesco Aquila è stato prima portato alla stazione di Vimodrone, poi data la pericolosità di un bandito con alle spalle una decina di colpi e un’indagine per omicidio, è stato subito trasferito al carcere di Monza, con l’accusa di rapina a mano armata.


