[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Parteciperanno anche alcuni ragazzi del Nordmilano, insieme alle loro famiglie, al flash mob di protesta contro la decisione del Conservatorio Verdi di trasferire il suo liceo musicale.
I circa 200 studenti si ritroveranno questa mattina sabato 7 giugno dalle 10 alle 12 in via del Conservatorio, a Milano, davanti alla struttura, per suonare in strada e far sentire in questo modo il disappunto per una decisione che, secondo loro, dopo quarant’anni di convivenza priverebbe l’istituto del suo valore aggiunto, rischiando di squalificarla pesantemente.
“Sono mesi che stiamo trattando con la dirigenza per trovare una soluzione – dice preoccupata Annie Iacone, sestese, il cui figlio frequenta la terza e che questa mattina si esibirà insieme ai suoi compagni – vista la mancanza di considerazione, abbiamo deciso di organizzare questa esibizione pubblica per sensibilizzare la città. Il rischio – continua Iacone – è quello di perdere un’esperienza di eccellenza unica in Italia”.
Di seguito la lettera che l’associazione La Magnolia – amici del museo musicale del conservatorio Verdi di Milano ha scritto al sindaco Giuliano Pisapia.
Da oltre quarant’anni il Liceo musicale G. Verdi svolge le sue lezioni all’interno del Conservatorio di Milano. Gli allievi hanno in pratica una doppia scolarità (Liceo e Conservatorio), ed è diffusamente riconosciuto che ciò ha rappresentato finora una specificità favorendo la formazione di ottimi musicisti.
Il Conservatorio, per tramite del suo Presidente, dott.ssa Maria Grazia Mazzocchi, in data 23 Aprile 2014 ha disdettato la convenzione in essere con il Liceo musicale, comunicando nel contempo di non poter continuare a ospitare le lezioni curricolari liceali dal momento in cui si concluderà la fase di passaggio del Liceo da sperimentale a ordinamentale (voluto dalla riforma Gelmini), ovvero al termine dell’anno scolastico in corso. A seguito di ulteriori incontri è stata concessa una proroga per il trasferimento al settembre 2015, concedendo però, al momento, l’utilizzo solo di un numero limitato di aule.
Le ridotte superfici delle aule e problemi di sicurezza, così come un’interpretazione – che riteniamo rigida e probabilmente anche un po’ strumentale – della legge stessa da parte della dirigenza del Conservatorio, rappresenterebbero un’ulteriore motivazione a non ospitare più il Liceo in Conservatorio.
In altre parole il Liceo, prima dipendente dal Conservatorio ai sensi della sperimentazione, è stato inserito dal settembre 2013 in un istituto omnicomprensivo verticale musicale insieme al ciclo della primaria e della secondaria di primo grado della scuola ex-Cuoco Sassi (ora G. Verdi) di via Corridoni. Il Comune di Milano ha condiviso con Provincia, Conservatorio e Ufficio Scolastico Regionale il suddetto progetto, che rappresenta un’assoluta novità su scala non soltanto locale ma anche nazionale.
Come genitori, studenti e docenti riteniamo che le suddette ragioni non siano comunque sufficienti a giustificare che le lezioni liceali vengano estromesse, ponendo gli studenti nella condizione di dover rinunciare a formarsi in un ambiente come quello del Conservatorio, ricco di stimoli e di occasioni quotidiane di studio e di approfondimento della cultura musicale, motivo che per molti ha determinato in origine la scelta di frequentare il Liceo musicale del Conservatorio.
A seguito della comunicazione di “sfratto” da parte del Conservatorio e dei numerosi colloqui tra gli Enti preposti, la Provincia ha messo a disposizione aule alternative in via San Marco (adiacenti al Liceo Parini). Tale soluzione è risultata del tutto inadeguata a studenti e genitori in quanto crea a studenti e insegnanti notevoli e ingestibili disagi. La struttura del curriculum, infatti, prevede un alternarsi di discipline musicali (che avrebbero comunque luogo presso il Conservatorio) e materie curricolari (da svolgersi in San Marco) ed è impossibile pensare a spostamenti così frequenti, con strumenti talvolta ingombranti (e sempre molto fragili e costosi) sulle spalle e dovendo purtroppo spesso fare i conti anche con scioperi dei mezzi. Tutto ciò, inoltre, provocherebbe di fatto l’esclusione di alunni con handicap fisici dalla frequentazione del Liceo musicale. Infine, rileviamo che da una parte si evidenzia la scarsa sicurezza delle aule attuali del Conservatorio come elemento che ne determina il non possibile utilizzo, e poi si considera possibile soluzione quella di far andare avanti e indietro sui mezzi pubblici 200 alunni per la maggior parte minorenni!
Da parte sua il dott. Alfredo Lapini, Preside dell’Istituto Omnicomprensivo Musicale Statale, aveva inizialmente comunicato di non avere nessuna aula disponibile per ospitare il Liceo. Il Dirigente dell’Istituto Scolastico Regionale,
Associazione Amici del Liceo Musicale Giuseppe Verdi – www.amiciliceomusicale.org – info@amiciliceomusicale.org
dott. Luca Volontè, che sta seguendo con grande attenzione e sensibilità il destino dei ragazzi del Liceo, ha indetto e coordinato un incontro con il Preside dell’Omnicomprensivo dott. Lapini e il Direttore del Conservatorio, M° Alessandro Melchiorre, nel quale è stato per la prima volta concordato che, a partire dell’a.s. 2015/16, presso la ex-Cuoco Sassi saranno disponibili 4 aule per ospitare il biennio del Liceo (che peraltro rientra ancora nella scuola dell’obbligo). Da parte sua il Conservatorio ha comunicato di poter continuare a ospitare le classi quinte. Questa soluzione non è ancora risolutiva ma a nostro avviso è indicatrice di una giusta direzione da prendere. La situazione resta infatti incerta e ancora oggi la discussione è più che aperta, anche in virtù delle preoccupazioni dei genitori della ex-Cuoco Sassi di vedere ridimensionate le sezioni della primaria e della secondaria di primo grado e penalizzati gli spazi comuni (laboratori) per fare posto al Liceo.
Come genitori, studenti e docenti del Liceo musicale, vogliamo ancora insistere sulla priorità di mantenere il Liceo all’interno del Conservatorio, per i motivi di carattere didattico-culturale esposti sopra. Si tratta di un punto per tutti noi fondamentale per salvaguardare la qualità dell’insegnamento e l’ambiente nel quale i giovani musicisti si formano.
Se il permanere negli attuali locali non fosse realmente possibile per motivi oggettivi, auspichiamo almeno che nell’arco del prossimo anno scolastico tutte le istituzioni coinvolte completino con successo la realizzazione del progetto “Omnicomprensivo Musicale”, che rappresenta una grande opportunità per garantire una graduale e qualificata formazione musicale a partire già dalla scuola primaria, così come giustamente e correttamente previsto dall’Ufficio Scolastico Regionale stesso. Questo auspicio, dal punto di vista meramente logistico, richiederebbe come elemento essenziale che il Liceo possa permanere – nel suo attuale assetto di aule e orari – pienamente all’interno del Conservatorio per l’intero a.s. 2014/15.
In particolare chiediamo al Comune di Milano, nel caso il Liceo musicale dovesse suo malgrado trasferirsi fuori dal Conservatorio, di adoperarsi per minimizzare i percorsi che gli studenti dovranno comunque compiere anche più volte quotidianamente [vedi sopra], consentendo così una serena frequentazione delle lezioni, che risulterebbe altrimenti seriamente e inevitabilmente compromessa, e di fare in modo che l’edificio ex-Cuoco Sassi possa effettivamente ospitare in prospettiva, nell’arco di due-tre anni, tutto il Liceo senza che ciò sia vissuto come una mera sottrazione di spazi agli altri ordini di scuola. La compresenza di cicli diversi va vista come uno stimolo e un arricchimento per tutti; probabilmente questo potrà comportare l’esecuzione di lavori che limitino la promiscuità, ma riteniamo che con la dovuta sensibilità e organizzazione logistica ciò si possa tranquillamente realizzare.
Chiediamo inoltre al Comune di Milano di farsi garante, quale che sia la soluzione finale, del mantenimento di una convenzione forte tra Conservatorio e Liceo per garantire la continuità di questa grande esperienza. Siamo particolarmente preoccupati per tale aspetto, considerando la sorte che è capitata alla scuola media: nata e ospitata nel Conservatorio, è stata prima esternalizzata e successivamente privata anche della convenzione.
In un momento in cui il mondo musicale di Milano è già scosso per le note vicende scaligere, sarebbe doloroso interessare la comunità cittadina – e non solo cittadina – a un ulteriore increscioso incidente che coinvolge un’altra istituzione musicale di grande prestigio come il Liceo musicale G. Verdi, che in quarant’anni di storia non solo ha dato a Milano tante eccellenze musicali, ma ha anche guidato la sperimentazione che, a livello nazionale, ha portato alla nascita dei licei coreutico-musicali.
Certi della Sua cortese e sollecita attenzione, inviamo cordiali saluti.
Il direttivo dell’Associazione “Amici del Liceo Musicale”, gli studenti e i genitori
La Magnolia – Associazione Amici del Liceo Musicale G. Verdi