[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE[/textmarker] – Sarà la società lombarda Econord a gestire la raccolta dei rifiuti a Cologno. Dopo la bufera degli scorsi mesi sugli appalti e le tangenti, finalmente si è arrivati a un esito. L’azienda bresciana curerà il servizio per i prossimi sei anni, con la conclusione prevista a giugno 2020. Il valore complessivo è stato stimato sui 30 milioni di euro oltre Iva, contro i 21 milioni dell’appalto appena volto al termine. Anche il canone mensile presenta una variazione: 391.700 euro contro i 337.000 del vecchio appalto. I nuovi importi sono però da imputarsi a svariate migliorie che la società metterà in campo per le strade di Cologno.
Tra i punti di forza introdotti, le nuove spazzatrici con braccio meccanico, che permetteranno la pulizia anche in presenza di vetture e la conseguente eliminazione del divieto di sosta. Inoltre, saranno aumentati anche gli operatori per la pulizia manuale, che passeranno da 12 a 17.
Ecco infine le altre misure introdotte:
– Introduzione servizio Ecomobile, con la disponibilità per tre mattine in settimana di un mezzo dedicato esclusivamente alla raccolta di rifiuti pericolosi.
– Potenziamento della differenziazione:
1. analisi dei rifiuti esposti;
2. raccolta differenziata rifiuti di mercati ed utenze non domestiche;
3. campagne informative.
– Incremento a sei giornate settimanali della raccolta differenziata nei luoghi più urbanizzati (contro le quattro giornate precedenti).
– Svuotamento dei cestini porta rifiuti di arredo urbano:
1. tre interventi settimanali;
2. giornaliero in casi specifici;
3. (ad ogni intervento il personale addetto cambierà il colore del sacchetto in plastica per rendere evidente e controllabile l’esecuzione del servizio).
– Piattaforma di conferimento dei rifiuti:
1. Incremento ore apertura settimanali;
2. apertura sabato pomeriggio;
3. apertura domenica mattina;
4. sistema elettronico di controllo degli accessi;
5. interventi di miglioria e manutenzione della struttura.
– Contenitori e sacchetti:
1. fornitura annua di 50 bidoni carrellati per ciascuna tipologia di rifiuto;
2. fornitura annua di cento sacchetti per la frazione “secca” alle utenze non domestiche.